Non è facile andare controcorrente, specie quando questa è mossa da umanità, da quel senso di benessere che scaturisce dalla solidarietà, che oltre a giovare a chi la riceve appaga chi la fa. Diciamolo, quanti sono gli italiani che con una telefonata al 45500, donando un euro, si sono convinti di essere generosi, solidali con i terremotati di Amatrice e dintorni, e l’hanno chiusa lì con la partecipazione al dolore e lo strazio?
La solidarietà ha consentito di raccogliere già 6 milioni di euro per terremotati del centro Italia. Nemmeno un centesimo di questi 6 milioni è uscito dalle tasche di Lino Ricchiuti, presidente del movimento politico “Popolo Partite Iva”. E’ cattivo? E perfido? Gode delle disgrazie altrui? Niente di tutto questo, Ricchiuti ha ampiamente spiegato perché lui per il terremoto non darà neanche un centesimo. E a chi riesce ad andare oltre la mano battuta sul petto e l’sms solidale ad effetto catartico, la spiegazione piace, convince. Ecco cosa dichiara Ricchiuti:
“Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms. Non partiranno bonifici da banche che non hanno avuto neanche il pudore di azzerarsi le commissioni. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.
Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no-stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.
Non do un euro perché è la beneficenza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficenza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro. Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo.
Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti e grandi evasori che attraversano l’economia del nostro Paese o ai politici di lungo corso che non hanno mai lavorato in vita loro e hanno yacht arenati in porti turistici o mega ville. E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella. Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori.
Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho ascoltato la “classe dirigente” dire che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme – da generazioni – gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è. Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mio padre, che ha lavorato per 40 anni in campagna, prende di pensione in un anno meno di quanto un qualsiasi parlamentare guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa?
A proposito. Quando ci fu il Belice i miei nonostante avevano una vita dura, diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate. Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente e poi l’Aquila con quella casa dello studente. Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto sarà il paravento per giustificare tutto anche le migliaia di suicidi di Stato per ragioni economiche e vessatorie sui quali volutamente hanno fatto cadere il silenzio. Vergognatevi. Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.
Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know-how del Sol Levante fosse solo un’esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.
E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura quando muove la terra, d’altronde”.
È comprensibilissimo lo stato d’animo, uguale a quello di molti, moltissimi italiani. Io ho inviato il messaggio recante i due euro; non per questo mi sono sentita di aver fatto chissà che. Mi sarei sentita più utile se fossi stata sul luogo a prestare chissà quale aiuto ne sarei ormai capace. La mia solidarietà è espressa per lo più quando, da sola, penso al dramma vissuto dalla gente, che in pochi minuti ha perso tutto. Dalla madre , che di figlie ne aveva due e adesso una sola. Quando penso anche agli occhi dei cani salvati dalle macerie. È vero, si è maggiormente partecipi inviando coperte, indumenti e quant’altro , soprattutto non dimenticando ed esigendo di sapere i conti a disposizione di tutti gli italiani.
soo d’accordo con te maria cambriae come te ho inviato 2 euro e vorrei essere in forma x aiutare chi è stato colpito, cordialità amalia
Dei 2€ quanti arrivano ai terremotati?
Esatto. È quello che penso anch’io. Per questo che non darò un euro dato che dopo due alluvioni a Genova non ho ricevuto nessun aiuto, né in soldi né in nulla.
E io concordo pienamente, da anni dopo non faccio più nessun tipo di donazione monetaria in primis perché non mi fido e poi perché credo che giustamente con le tasse lo stato dovrebbe avere una copertura dignitosa nei casi come questi. Ma aggiungo anche che le tasse che noi paghiamo dovrebbero coprire anche altre situazioni come quelle per esempio nelle scuole. Ogni anno nella scuola pubblica viene chiesto di versare un contributo per far fronte a spese di vario tipo. Questo è solo un altro caso ma in Italia la lista è purtroppo lunga. Ma allora per che cosa cavolo le pago le tasse!! Non doniamo soldi ma tempo….
A tutti i lettori che ci accusano di aver copiato le parole di Di Girolamo, e addirittura di plagio, rispondiamo: Ma plagio di chi?Non certo della nostra redazione che ha solo riportato, citandolo, quanto scritto da Ricchiuti, ovviamente attribuendogli il valore della originalità dello scritto. E Lino Ricchiuti lo ha davvero scritto. Che poi lo abbia ripreso da Di Girolamo non è nostra responsabilità, visto che se ne attribuisce la paternità e lo ha firmato. Noi abbiamo agito in perfetta buona fede, dunque invitiamo a indirizzare altrove le offese di plagio e l’esortazione a “vergognarsi”. D’altra parte l’onniscenza non ci appartiene, dunque se si legge, regolarmente pubblicato su un sito ufficiale, una dichiarazione scritta da Ricchiuto, è lecito ritenere che non si sia appropriato del pensiero di un altro. A chi ci attacca non viene il dubbio che, forse, la redazione non era al corrente che l’avesse scritto Di Girolamo?. Non è falso ‘attribuire il valore della originalità dello scritto” se c’è la buona fede. Falso è chi ” Si attribuisce l’originalità dello scritto”. Dunque, sarebbe apprezzabile miraste giusto con i vostri attacchi. Tra l’altro, la puntata di Anno zero cui molti fanno riferimento, pare ovvio non sia stata vista. Detto questo, ci auguriamo di avere risposto in modo esaustivo e porre, così, fine alla questione “Falso e plagio”. Buona serata a tutti.
Erroneamente la nostra precisazione è stata in risposta a Michela. Chiediamo scusa a Michela.
Quand’anche fosse stato ripreso, in parte o in toto, dallo scritto di qualcun’altro il Sig. Ricchiuti ha semplicemente ri-proposto una summa di pensieri che la maggior parte degli Italiani, di buon senso, pensano ma che per ragioni pratiche o di opportunità non riescono ad esternare e pertanto ben venga il Sig. Ricchiuti di turno che ci permette di fare una riflessione intelligente. Cordialmente Andrea Rossi
E non solo con le tasse. Ogni mese il portafoglio dello Stato è vuoto, e nonostante questo paga 3,3 milioni di stipendi, elargisce 6 milioni di pensioni, finanzia miliardi di euro di opere pubbliche.
Vuoi vedere che servono i nostri 2 euro ?
Eppoi, al di là della semplice donazione, quando mai hanno reso conto dell’impiego dei denari raccolti ?
Dove vanno le nostre tasse, le nostre addizionali… mi chiedo cosa pensano i terremotati italiani che vivono ancora in abitazioni di fortuna… e pensare che i nostri politici si fanno pagare lautamente per risolvere i NOSTRI problemi, mentre… Questa è La Farnesina:
Ramallah – E’ stato firmato ieri a Ramallah, dal Console Generale d’Italia Davide La Cecilia e dal Ministro delle Finanze palestinese Shukry Bishara, un memorandum d’intesa volto a regolare l’erogazione di un credito di aiuto di 15 milioni di euro per la ricostruzione della Striscia di Gaza. Al credito d’aiuto è collegata una componente a dono di 1,45 milioni di euro. Il contributo – ha dichiarato il Console Generale La Cecilia, accompagnato dal team dell’Unità Tecnica Locale della Cooperazione italiana diretta da Vincenzo Racalbuto – sarà utilizzato per la riabilitazione e la costruzione di 16 edifici con le tecniche più moderne di gestione dei sistemi energetici ed idrici, nonché per la ricostruzione del famoso Palazzo Italia, distrutto nell’ultimo conflitto. L’intero progetto riabiliterà un’area di circa 80.000 metri quadrati e andrà a beneficio di più di ventimila residenti di Gaza.
Con questa firma, l’Italia completa l’adempimento degli impegni per la ricostruzione della Striscia di Gaza assunti alla Conferenza del Cairo dell’ottobre 2014, attuati attraverso le Ong e Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Quest’ultima ha appena beneficiato di un contributo di 800 mila euro a favore del suo programma di rimozione delle macerie. Gli altri interventi effettuati negli ultimi dodici mesi riguardano 3,5 milioni di euro per programmi di emergenza a beneficio della popolazione di Gaza, 1 milione di euro a favore dell’Agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) e ulteriori contributi a favore di Ocha, Croce Rossa internazionale, Organizzazione Mondiale della Sanità e Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sminamento (Unmas).
Ma perché gli Italiani sono così esperti nel polemizzare? Oltre che un cervello, avete un cuore? Se volete donare, donate, altrimenti prendetevela con chi si intasca i soldi pubblici……..
la notizia mi riempie il cuore di profonda indifferenza. c’è chi ha più titolo di te per essere incazzato con lo stato. ma che c’entra con la solidarietà e con la umanità.
Perché con sta solidarietà da quattro soldi si vuole riparare e azzerare una serie di errori madornali ed una serie di mancanze che in questo paese rasentano il ridicolo per quanto sono grosse. Mandati i due euro… Problema risolto. Certo!
Brava ! Si certo, dice cose che fanno riflettere(che comunque non rappresentano la scoperta dell’ acqua calda, le conoscevamo già) però andasse a dirle a chi è rimasto senza nulla. Se nessuno donasse viveri, coperte, indumenti, già il giorno dopo la.tragedia, come.pensa potrebbero sopravvivere?Forse prima di parlare dovrebbe farsi un giretto da queste parti !!!!
Lui non ha detto che non dona perché non vuole aiutare gli altri ma perché quelle coperte e viveri li può pagare benissimo lo Stato coi propri stipendi, e tasse che prendono da noi lavoratori. Inveve quei due euro sono un’altra scusa per prenderci soldi, ancora. Ma per i poveri padri di famiglia che sono in strada, oppure per i bambini poveri italiani, lo Stato non alza un dito ma ricorre alle associazioni umanitarie per far breccia nel nostro cuore con l’aiuto di qualche vip fallito. Di quei due euro non sappiamo quanto arrivano a loro e se arrivano. Lo stato dovrebbe avere i paracadute, invece stiamo passando agli occhi degli altri come il popolo che piange. Quando l’Italia ha la forza di alzarsi da sola, ha i soldi per farlo, la crisi sono i politici che si pagano i loro stipendi e che piuttosto che aiutare il popolo perché non sanno farlo preferiscono piangere dicendo che non possono aiutare perché non ci sono soldi, grossa bugia, bravi attori sono. La Cina ha dato i soldi ma loro preferiscono pagarci le pensioni e fosse un terzo destinarli ai terremotati. Con tutti i soldi che hanno donato gli altri paesi finora e sono tanti, più di quanto immaginiamo, lo stato può ricostruire due paesi.
Ah quindi per un dissenso vi vogliono i titoli? Dai, su. C’entra perché sganciare zitti e muti per un motto di spirito sapientemente manipolato sulla falsariga del cordoglio, in questi casi, per l’ennesima volta, si trasforma in compiacenza rispetto quel sistema marcio ed inefficace che in questo modo non avrà MAI la necessità di risanarsi per gestire il Paese in modo… semplicemente normale.
Allora non hai letto bene..il discorso è che di due soldi,iveri bisognosi non vedranno nulla ma andranna a ingrassare il sistema terremoto come è successo sempre. Ancora oggi molte persone vivono nei container ad anni dal sisma…oppure tutto viene ricostruito in economia e diventa marcio nel giro di 10 anni. I due euro che doni sono un modo per aiutare la coscienza che hai a pensare che ora tutto si sistemerà anche grazie al tuo aiuto. Le tasse che paghi,i soldi che ci sono servono anche in questi casi a pagare i disastri. Solo che fanno credere a noi che non ci sono,e che se non contribuiamo di tasca nostra,questi poveri sfollati resteranno così… Forte la presa di posizione sulla coscienza eh!.
Credo serva la tua indignazione e la solidarietà, la tua attenzione ai fatti e alla politica come il voto prezioso e consapevole delle nuove generazioni fuori da ogni riflessione sul futuro, servirà sempre il cuore e la carità per insegnare una via di speranza come serviranno le tue parole x svegliare chi dorme e accetta finché il suo giardino non sarà toccato, invaso, contaminato da chi dice “hai goduto tu fino ad oggi…perché non può toccare anche a me ora?!”. La carità non escluda l’impegno e la necessità di tornate ad essere cittadini….uomini, protagonisti. Grazie x le tue parole cmq.
C’entra eccome, gentile Sig.Ivo. E’ vero, ognuno risponde della propria coscienza, in questi casi, più che mai, è necessario essere solidali e ancora più umani. Ma è altrettanto vero che questa classe dirigente (anche quelle passate, per carità) la nostra solidarietà e la nostra umanità le useranno per prenderci, ancora una volta, per i fondelli… E questa cosa, che mi sembra oramai palese, mi fa e mi farà sempre incazzare…
L’unica cosa che funziona in Italia è l’industria del soccorso, per il resto, sarebbe il caso di fondare un nuovo movimento popolare. M.F.L. movimento fondelli lisi.
premesso che sono uno che,” in silenzio soprattutto,” faccio (se pur poco) piccole donazioni. ma vorrei replicare, per rispondere cortesemente a chi sopra, che a mio avviso l’umanità non si manifesta se non con la solidarietà. E tolta la ipocrisia di chi lo fà solo per esibizionismo, credo che sia una forma orgogliosa di un popolo che a differenza della sua classe politica di merda, manifesta tutta la sua solidarietà. Da non confondersi con l’approvazione di qualsiasi governo temporaneo, che sono “non tutti eguali”, ma come dico sempre “uno peggiore dell’altro” E allora come dare torto a chi sostiene un tipo di ragionamento come l’oggetto da cui tutto questo parte? Poi è vero che non possiamo neanche lamentarci più di tanto, perché ogni popolo ha solo quello che si merita. Non sono parole mie.
allora non hai capito nulla di quello che ha scritto.
Ecco, è la gente come te il problema dell’ Italia
mi rincuora il fatto che molta gente abbia compreso appieno il messaggio dell’autore.
Purtroppo è vero che c’è chi specula sapendo che poi i danni verranno pagati da altri. Il senso dell’articolo è questo.
Bravissima!!! Se la pensassimo tutti così come lui, sarebbe ancor più un Italia di m…! X tutto il resto ha ragione… Ma alla fine se non ci aiutiamo tra di noi, saremo completamente fregati da questo schifo di Stato!!! Mai pentirsi di aver fatto del bene… MAI!!!
ma certo. mi fa riflettere che tanta brava gente si accoda al signor Lino Ricchiuti, presidente del movimento politico “Popolo Partite Iva”. forse dovreste considerare che lui, come altri come lui, si mette in luce e fa uno spot a se stesso e al suo movimento politico. e per farlo si smarca, che furbo, da tutti quelli che invece, in silenzio, fanno qualcosa per chi ha bisogno in questa tragedia immane fatta di sofferenze e di privazioni. allora la sua presa di posizione, il suo distinguersi facendo discorsi odiosi, sanno un pochino di fasullo. specie quando bolla chi da un contributo come gente dalla coscienza sporca. per questo, ribadisco, la sua esternazione mi riempie il cuore di profonda indifferenza. faccia pure il promo di se stesso e del suo movimento politico ma in un altro momento e riferendosi ad altro. grazie
un vero italiano…anche io non do un centesimo da ormai piu’ di venti anni perche’ nonostante sia sempre stato un umile lavoratore mai diventato ricco, ho sempre dato tutto a chi aveva bisogno…poi, una volta, due volte, tre volte e sempre uscivano le vomitevoli notizie che i soldi della solidarieta’ andavano nelle tasche di chi sappiamo e lo stato una parte di quelle offerte non le dava ai poveri che avevano subito gravi danni ma acquistavano armi…per ricordare il concerto dei cantanti famosi come jovanotti, laura pausini etc. che avevano devoluto l’incasso per i terremotati dell’aquila e che sono rimasti bloccati dall’amministrazione burocratica dello stato e non si sa piu’ che fine hanno fatto…e come dice quella grandissima persona di bruno vespa, ancora l’aquila e’ un grande cantiere d’italia…neanche io do un centesimo perche’ non sono un ipocrita come tanti italiani che credono che offrendo i due euro con un sms hanno pagato la penitenza e il giorno dopo scompaiono le lacrime…fra pochi giorni nessuno parlera’ piu’ di questa enorme disgrazia e quelli che hanno subito questa tragedia continueranno a soffrire invece per tutta la vita…i terromotati dell’irpinia, tragedia del 1980, ancora la vivono tristemente…tutto il mondo ormai parla del menefreghismo di un sedicente stato italiano che mai ha fatto qualcosa per prevenire questi gravi problemi sismici…infatti le percentuali dicono che una casa su due non viene costruita rispettando i criteri antisismici…
Io penso che le chiacchere non servano a niente, mentre I due euro anche se pochi possono service a qualche cosa. Ciao
A fare arricchire chi farà la ricostruzione….
è una vita che dico queste cose, le elemosine devono finire perche di questo si trtta, ora lo stato italiano vuol chiedere all’europa 470 milioni per i terremotati, nn è giusto, nn è giusto nemmeno questo, se uno stato si permette di abbonare 900 miliardi di tasse alla societa dei giochi d’azzardo, signifiaca che siamo pieni soldi , nn sappiamo che farcene , è questa la risposta che piu mi aspetterei dalla germania o dalla francia, la realta è che i soldi nn ci sono proprio perche i politici per una manciata di euro si fanno corrompere distruggendo l’italia, il sindaco di amatrice che tutti chiamano grande leader , il grande allenatore, la persona seria che va al concreto, sapendo che ha le telecamere di tutto il mondo puntate sopra, perche nn ha chiesto in diretta al signor renzi come mai lo stato nn ha i soldi e si è permesso di abbonare 900 miliardi di tasse, badate bene , miliardi , non milioni. Con quella cifra nn si rimetteva in piedi amatrice, ma l’italia intera, e adeso andiamo cercando 400 milioni?
Solo un’evidenza: 900 MILIARDI abbonati ??? Forse hai preso un granchio …
Belle parole, e condivisibili,peccato che il redattore ha preso lo stesso articolo di Giacomo Di Girolamo del 14/4/2009 e riadatto come farina del proprio sacco. Ma vale almeno per dimostrare che ripetiamo e valgono sempre le stesse cose ad ogni nuova tragedia: http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
e con ciò? lo avrei fatto anche io. perchè è anche il mio pensiero espresso con parole di altri più portati alla scrittura, pertanto ripeto è allora?
Il tuo pensiero è completamente da me condiviso: Evviva il parlare chiaro.
mi sembra un po’ copiato … un ragazzo una volta aveva scritto le stesse cose riguardo i migranti. Che non li accoglieva a casa perché pagava le tasse e le pagava anche per questo, per casi di guerre, accoglienza etc…. ora d’accordo … ma il ignore che parla è capace di mandare a quel paese questo povero governo fatto di ladri? se la risposta fosse sì … bene non darei neppure io mezzo cent
Gentile signora Rosalba, sono oramai milioni gli italiani che mandano a quel paese questa classe politica disonesta ed incapace. Lo fanno non recandosi alle urne. Forse non è sufficiente ma l’alternativa dovremmo prenderla dalla storia. È la guerra dei poveri la nostra. Poveri come povera è questa Italia senza sovranità e con l’unica dignità di un popolo che mette mano alla tasca di sua sponte o controvoglia e poi contribuisce ai mega stipendi di politici e mega manager delle PA, inefficienti quanto irritanti. Le auguro felice giornata, un abbraccio
E’ sicuramente condivisibile. Nel nostro paese è una storia che si ripete. È un gatto che non termina mai di mordersi la coda. Eppure, malgrado il dolore, non si riesce a cambiare. Ma di fronte all’ennesima tragedia, guardando alla cornice di illegalità dettata dall’indifferenza, alla luce dell’ennesimo terremoto, di vite spezzate, mi viene da pensare a quei bambini che magari hanno perso i genitori, a coloro che hanno perso i ricordi di una vita, l’esistenza stessa: la loro casa, le loro abitudini. Restano solo le macerie, rimane solo tristezza. E allora è vero: forse tutto ritornerà come prima; si ricostruirà con le false promesse, ci saranno nuove case che, alla prima occasione, torneranno a crollare. Tutto quello che volete. Ma loro, quelli che hanno perso tutto, non hanno colpa. Secondo me, nonostante tutto, è giusto aiutare, riprovarci. E sperare che prima o poi tutto possa cambiare per il meglio.
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Penso che una piccola spiegazione vada data
In realtà lui in fondo lo scrive: “Questa lettera nella quale ho cambiato alcuni contenuti , mantenendone altri ed eliminandone alcuni , era stata già pubblicata in rete dal sign. Giacomo Di Girolamo nel 2009 , la leggevo e vedevo che nulla era cambiato , abbiamo contato altri morti nel 2012 e nel 2016 .Credo che sia stato importante riportare questa testimonianza adattandola alla situazione attuale , per dimostrare che passano gli anni e nulla cambia e tutto si dimentica facilmente.” http://www.popolopartiteiva.com/news/45-sisma–la-rabbia-del-nostro-presidente Certo sarebbe auspicabile una maggior chiarezza, se “riadatti” un pezzo di altro autore, lo devi specificare all’inizio!!
Cosa aggiungere d’altro? Tutto è stato ampiamente detto e mi trovo assolutamente d’accordo. Tutte queste raccolte pro vittime di calamità naturali, pro patologie rare e non rare e pro altro che sia, ormai mi lasciano del tutto indifferente, e non perchè io sia insensibile al grido di dolore che si alza da chi subisce ciò, ma soltanto per il pessimo comportamento dello Stato in tutte le sue più alte componenti, che spesso utilizza questi fondi in buona parte per altri scopi da quelli cui sono diretti. Lo Stato deve investire primariamente in sicurezza del territorio e non lavarsene le mani per poi fare la bella sfilata in occasione dei cosiddetti funerali di Stato.
Articolo del 2009, copiato anche nelle virgole con qualche revisione per non far capire che ci si riferiva al governo Berlusconi. Operazione veramente squallida…
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Caspita !!! complimenti per questo duro ma vero anzi, verissimo, sfogo di pura e libera sincerità che condivido appieno.Sono altrettanto sincera nel dire che anch’io (come molti italiani), ho contribuito all’invio di un mini aiuto economico tramite il numero della protezione civile. Devo ammettere che il mio gesto è stato fortemente istintivo, ma è stato poi seguito da una rabbia incredibile per tutte le ipocrisie e facili promesse che ho avuto il dispiacere di ascoltare in diretta (sulle maggiori reti televisive pubbliche e private), declamate da tutte le forze politiche che ci governano.E’ un totale schifo!!! tra clientelismo, corruzioni ad ogni livello la nostra grande e bella Nazione stà vivendo il periodo più triste, scuro e pericoloso degli ultimi cinquant’anni. E non mi riferisco soltanto ai problemi relativi alle calamità naturali (che peraltro con la tecnologia moderna potrebbero essere previste) e per le quali nulla viene fatto con la prevenzione,ma lo schifo viene da tutte le parti…sicurezza, legalità, sanità, assistenza ai ceti medio-bassi, pessima gestione dei profughi, ecc ecc. Rivolgendomi quindi a tutti coloro che gestiscono quotidianamente la nostra esistenza, chiedo FORTEMENTE BASTA CON LA CORRUZIONE COSI’ RADICATA NEL NOSTRO PAESE, E UNA GRANDE PREGHIERA, QUELLA DI CAMBIARE RADICALMENTE LA PROPRIA FORMA-MENTIS, copiando (se necessario) con grande UMILTA’ dalle altre Nazioni le realtà e le soluzioni più idonee, che aiutino così a rendere l’Italia più sana, pulita e bella come essa MERITA !!!!!!!!
Ti stringo la mano…facile lavarsi la coscienza con 2 euro….l’Italietta che ci ritroviamo è merito di un popolo che guarda solo il proprio benessere senza preoccuparsi degli altri….con i benpensanti pronti ad eregersi a giudici….i terremoti in Italia sono la vergogna di ogni italiano….ora tutti sul palco per arrogarsi la medaglia di brava gente…e tra qualche anno come l’Irpinia…. l’Abruzzo…l’Umbria….a parlare di scandali e ruberie….ma quale Italia….l’Italietta….mi raccomando però tutti a fare il tifo per le olimpiadi 2020….
Sono perfettamente d’accordo, perché dimostra ancora una volta che essere sensibili alla retorica ci penalizza. Il potere usa mezzi di informazione per colpire nei sentimenti buonisti degli italiani per poi fregali. Classica frase del governo ( qualsiasi) : siamo costretti ad aumentare, per es, benzina per far fronte all’emergenza. Mai si sogneranno di dire: ci taglieremo lo stipendio o tagliamo le pensioni d’oro. Allora dico: IO RAGIONE CON LA MIA TESTA E NON MI TAGLIEGGIATE, USATE I SOLDI CHE VI ARRIVANO DALLE MIHLIAIA DI TASSE. CHE NON DEVONO FINIRE NELLE VS TASCHE E DEI VS AMICI.
Sono pienamente daccordo.. Basta con la carita che assolve chi ha responsabilità da inadempienze, corruttele e reati e facendo leva sulla bontà degli Italiani. Anch’io non daró un centesimo
non è mica obbligatorio, fai quel che ti pare, dai o non dai. Con elegante silenzio
Prima di dare un euro io!voglio vedere la lista movimenti di Renzi scendere da 30000 euro a 29999!ahaahahah!!scusate il sarcasmo!ma lo scoglionamento è ormai stellare! Rispetto a chi soffre…
la penso esattamente come Lei,ha espresso in pieno cio’ che ho pensato in questi giorni di lutto nazionale
Finalmente uno che usa la testa per pensare! Quell’euro donato li autorizza al 100% a lasciare le cose (e le case) come sono. Saranno ancora più forti nel convincerci che i soldi non bastano, quindi quelli che abbiamo già dato sono stati spesi bene! Svegliamoci!
Una riflessione profonda e una decisione legittima. Lo Stato e gli Organi di Stato esistono proprio per gestire e risolvere questo genere di problemi, altrimenti non ha senso dar loro delega.
La solidarietà verso chi ha necessità, in un momento così doloroso, riempie il cuore prima di coloro che soffrono perché sentono la “vicinanza” in tutta la loro straziante solitudine. Lo stato d’animo di ognuno di noi, per quello che è stato e che si sarebbe potuto evitare, non ha attinenza con lo slancio di generosità che rappresenta quella luce che accende la speranza che si può, con l’aiuto di tutti, ricominciare a “vivere”. La retorica non costruisce né giustifica la scelta di tenere chiuso il cuore!
Finalmente!!! Un uomo vero che esce dalla ipocrisia del pianto dei politici, di un Renzi che usa anche il dramma è la sofferenza per rifarsi il look ed occupare i palinsesti con la sua immagine e le sue vuote parole per ripetere ancora “vedete quanto sono bravo”? …rubando così anche il tempo, il diritto al silenzio della sofferenza di tanti poveri ragazzi, mamme, padri straziati che non hanno più neanche la forza di piangere. Bravi politici miei…avete sfruttato anche questo dramma per offenderci dicendoci:”datevi un obolo tra di voi “carne da macello” perché noi non ci priveremo di niente…noi siamo altra cosa, altro livello…al limite vedremo se dall’alto della nostra tavola vi cade qualche briciola, qualche avanzo addosso”. NO! Anch’io che vivo in Abruzzo in zona sismica, lo dico da ora, non voglio la vostra falsa carità se l’irreparabile dovesse accadere. E poi qual’è il pazzo che avendo la casa infestata da ladri prende dei soldi e li porta in casa? Abbiamo ancora uno stuolo di ladri e lestofanti a governarci che ci estorcono tasse continuamente per arricchire sempre più i loro stipendi e vitalizi, immaginate cosa sarebbero capaci di fare per ridistribuirsi di nuovo e come sempre le “offerte” per i terremotati!…già li sento…”bene ora faccio ricostruire dall’amico che mi “spiccia” il denaro “sporco” me lo ripulisce e me lo fa ritrovare sul conto…nel frattempo vado sulle macerie, piango un po’ e recluto fra quei poveri disgraziati i voti per la prossima campagna elettorale…o per il referendum di settembre. Sì, oggi il nostro obolo è la nostra rabbia di ITALIANI. Perché non si riesce ad avere gente seria? Semplicemente autentica e vera anziché questa sfilata di falsi politici, mezze tacche dell’animo umano! Ricordate la ministra Finlandese che recentemente si è dimessa perché le hanno trovato un tasso alcolico di 0,2? Io voglio queste persone a rappresentarmi! Quanti dei nostri politici si sono dimessi per aver rubato, provocato disastri, tragedie e morti? NESSUNO! La ministra ha giustificato il suo gesto dicendo di aver dato il cattivo esempio ai giovani, ed un politico non può, perché rappresenta un punto di riferimento morale! Cosa devo far ora? Piangere o ridere di rabbia? “UN PUNTO DI RIFERIMENTO MORALE”. Cara ministra la prego venga in Italia! Da noi il reato è un titolo di carriera, i nostri politici e manager li usano per diventare ministri, presidenti non per lasciare la poltrona, inoltre i reati sono utili per rovinare aziende, uscirne con laute liquidazioni ed iniziare a rovinare altre aziende. Amici miei perdonatemi lo sfogo ma vi prego BASTA OBOLI, come ha scritto il Lino! Ricordo una scena del film Fratello Sole e Sorella luna di Zeffirelli in cui Francesco uscendo dalla chiesa trova un “mucchio” di poveri ad attenderlo e lui prende una moneta d’oro e la mette nella mano di una nobildonna…un messaggio rivoluzionario ve lo assicuro! Perciò vi prego chiediamo il numero per offrire con un SMS 2 euro ai nostri politici che essendo ladri sono miseri dentro. Dentro non hanno nulla! Per questo continueranno a colmare il loro vuoto prendendo e prendendo e prendendo…mettiamo i 2 euro nelle loro mani così non dovranno rubarli ma se li troveranno direttamente sul conto. Vi prego facciamo questa offerta, iniziamo la nostra rivoluzione etica e morale riprendiamoci la nostra dignità, il nostro diritto di essere poveri…ma ricchi dentro!
Ricchiuti ha una calcolatrice al posto del cuore. Apparentemente il discorso del capopolo delle partite Iva non fa una piega: capita una catastrofe, ci deve pensare lo Stato. Ma l’Uomo, quello con la “u” maiuscola, prova anche dei sentimenti, tra cui solidarietà e generosità, e se lo Stato latita in alcuni settori, il volontariato è sempre pronto a fare la sua parte. Anche a correre in soccorso di Ricchiuti, e di chi la pensa come lui, che nega la solidarietà agli altri e rifiuta quella che all’occorrenza dovesse essere rivolta nei suoi confronti. Sono certo però (e parlo da vecchio volontario di Croce Rossa) che nel malaugurato caso si dovesse trovare sepolto sotto un cumulo di macerie, non rifiuterebbe l’intervento dei cani da ricerca o di un gruppo di volontari di protezione civile, anche se attivi grazie alle donazioni e alla ganerosità della gente e non pagati dalle casse dello Stato. Troppo facile fare il Ricchiuti col culo degli altri.
Concordo in pieno. Affiderò quanto raccolto tra amici in beni di prima necessità a mia sorella volontaria in partenza con il suo gruppo della C.R.I , niente sms. Il semplice gesto di aver acquistato personalmente quello che verrà consegnato nelle mani di persone schiaffeggiate così duramente dalla vita, mi fa sentire come se riuscissi a dargli una carezza. E un pó mi acquieto. Non si può rimanere insensibili e razionali davanti a tali tragedie, è disumano.
ricopiata di sana pianta, con un minimo adattamento alla realtà, da questo:
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Forse hai ragione ma tra i vari terremoti che hai citato ne mancano 2 Friuli e Emilia e lì la solidarietà ha funzionato chissà perché !!!!
Fate come volete e non rompete le balle agli altri. Vuoi donare? Dona. Non vuoi donare? Non farlo. Non c’è niente da spiegare.
Mi trovo d’accordo con quello letto , ma io che vivo in Australia non possono fare altro stare vicino alle persone che soffrono ,vicino con l’affetto e la solidarietà che ci distingue ! Il mio circolo sociale Abbruzzo Club di Melbourne si sta adoperando per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite . Se poi i soldi vanno in tasca ad energumeni , ne risponderanno alla propria coscienza .Saluti ed un abbraccio a tutti Coraggio !
Vergogna, avete preso un articolo del 2009 e l’avete ricopiato integralmente facendolo passare per originale e attuale. Siete da denuncia.
Qui l’articolo originale, del 2009.
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
“Eppur si mosse la pietas umana priva di scosse materi’ o grana. Misericordia senz’un assegno la speme spegne leva’l sostegno.”
Prima del terremoto, ho scritto una poesia (http://bit.ly/indigcap) sul fallimento della misericordia, sentimento molto caro in quest’anno giubilare. Non fare nulla perché tutto è dovuto dallo stato ci può stare, ma anche fare qualcosa di concreto, con soldi alla mano, può essere utile, perché le sole parole non servono a nulla. Come sempre in medio virtus stat.
Ma che bella razionalizzazione. Le cose non funzionano, è vero. Ma se si pensa di fare la lotta al sistema dando un giro di vite alla generosità, il risultato è che le vittime del terremoto fanno la fine dei “cornuti e mazziati”. Proviamo a cambiare le cose nelle sedi opportune, senza però annullare la nostra umanità. Sempre ammesso ce ne sia ancora.
2€ non cambia la nostra vita è nè il nostro conto corrente,i l gestoi ,anche se piccolo l’ ho fatto. Gli indumenti se li vogliono ancora basterà inviarli tramite il corriere posta o andare ai centri Caritas ,poi se arrivano oppure no,purtroppo non possiamo farci nulla,ma abbiamo così dato un nostro piccolo contributo. Che il governo debba cambiare è cosa vecchia ma per ora rimbocchiamoci le maniche e non facciamo sarcasmo sulla vita degli altri ,ormai distrutta
Faccio autocritica. Pensavo di essere il solo. Ho scoperto che c’è un altro che la pensa come me. Quanti ce ne sono che la pensano come noi?
Letto tutto! Cosa devo scrivere? Bravo. Libero di non fare le donazioni e compagnia bella ma una domanda le pongo: quando in questo paese tutto iniziava a marcire, lei dove era? Lei cosa faceva per evitare che il “cancro” della corruzione, del mal’affare e dell’azioni inutili si diffondesse! Lei dove era quando miliardi su miliardi venivano destinati da Roma al meridione senza vedere un’opera compiuta? Vero è che uno Stato, specialmente quello Italiano, per le tasse che applica dovrebbe essere in grado di gestire in completa autonomia anche situazioni drammatiche come quelle che si generano con un terremoto ma sappiamo tutti che non è così. Perché? Perché lei come chi ha donato non ha fatto niente mentre il sistema marciva. Però un’ultima cosa me la faccia scrivere: tra chi vuole apparire e chi lo fa veramente con il cuore, io vedo questo isterismo di donazioni di massa come un riscatto di persone che per anni sono state tartassate da tasse, tassette e tassine, come una forma di “ribellione” che recita così: avete voluto piegarci con lo scandalo delle banche, con l’agenzia delle entrate, con equitalia ma siamo qui a dare una mano a dei fratelli italiani che adesso hanno bisogno… loro non hanno chiesto niente ma noi siamo qui a dargli una mano… perché per una volta tanto non è lo Stato a chiedercelo ma una spontanea voglia di aiutare insita in ogni onesto cittadino italiano. Finisco dicendo: lei adesso che degli italiani hanno bisogno dove è?
Condivido pienamente tutto quanto hai scritto. Non avrei saputo esprimermi come te, ma credo tu abbia interpretato il pensiero di tantissimi italiani. La rabbia verso le istituzioni ci sta soffocando , il bla bla bla dei media ci offende ed il più delle volte ci fa sentire dei “guardoni” verso i sentimenti di tragedia delle persone colpite. Meraviglia persino il commento di Ivo Blandina…..avrà capito quello che ha letto???
Questo Stato è il vero sisma del suolo Italiano. Un sisma continuo che scuote incessantemente le risorse dei suoi cittadini, derubandoli, distraendo le risorse finanziarie pubbliche nelle loro tasche private. Un popolo di ignoranti funzionali che scandisce il proprio ritmo di vita con la televisione del potere, merita questa pantomima ieratica….che ristora il cuore da responsabilità inesistenti…ma indotte dall’idiozia dilagante.
Io l’Euro glielo porto a mano a quella povera Gente terremotata che hanno perso tutto, così so che ci arrivano. non glielo do a quei Volponi!!.. che noi sapiamo e conosciamo, bisognerebbero che tutti gli Italiani facessero cosi.
Se non può o non vuol donare, può pure evitare di scriverlo per giustificarsi o voler essere un esempio per gli altri. Non fare nulla è nel suo diritto, come pure esprimere le sue idee in merito. Non è certo un esempio da seguire e ha ben poco da sbandierare. secondo me. Contento lei.
Hai ragione in tutto , mi hai fatto pentire di aver dato i due euro! Non meritano nulla questi sciacalli , a partire dai politici per finire ai giornalisti . Non è semplice cambiare il modo di essere , l’italiano purtroppo e ‘ culturalmente così e le rivoluzioni hanno bisogno di tanto tempo per produrre un benché minimo cambiamento .
Bhè, ma non possiamo non notare che in questo terremoto ha tremato tremato anche Gubbio! Risultato? Tante lesioni, anche beni culturali… ma le strutture HANNO TENUTO.
Nessun morto e nessun ferito.
Quantomeno, un po’ di ricostruzione con la testa è stata fatta. Purtroppo siamo il popolo del “dopo” ma per fortuna la protezione civile sta cercando di cambiare un po’ questo paese. A Ottobre ci sarà “IO NON RISCHIO” nelle piazze italiane, per cercare di cambiare la testa.
Ci proviamo. A Gubbio abbiamo previsto, prevenuto e ha funzionato. Purtroppo ad Amatrice dal 2009 non hanno imparato del tutto. Gli interventi fatti sono stati fatti male, con cordoli in cemento armato resistenti e pesanti su muri in rocce… che hanno aiutato i crolli.
Partiamo positivi e cerchiamo di prevenire, ognuno per quello che può, nel proprio piccolo. E ricordiamoci che prevenzione è anche togliere il quadro della Madonna in legno massello da sopra il letto, che non rimanga in piedi la casa e ad ammazzarci sia proprio il quadro della Madonna perchè durante una debole scossa cede il chiodo!
Non meriteresti neanche che sprecassi il mio prezioso tempo a risponderti…… mi fai pena…..
Bravo. Ha trovato la scusa buona x non uscire nemmeno 2€. morto di fame!
Mi sento terremotata dentro, impotente di fronte a un mondo che e’ già franato su troppi fronti i soldi non comprano i valori che già abbiamo perduti, avere un tetto , del cibo pieno di non si sa più che, un’auto e un lavoro, una Tv (non ne voglio sapere) ti fa sentire nella norma, ma non c’è più nulla di normale, perciò un terremoto scuote le coscienze, ma c’è modo di ritrovare la ns/ statura umana, l’amore e’ gratuito e altruista, x questo vale la pena metterci la faccia e la pelle e’ di questo che siamo in carenza costante e non ci è dato di averne coscienza, poiché le chiese e le religioni vorrebbero tutte averne l’esclusiva a costo di scannarsi fra loro. Dio x chi crede, ci chiede una responsabilità personale. E anche x chi non crede, questa e’ indispensabile x essere una persona con dignità.
Trova le differenze! http://www.ragusanews.com/articolo/9988/ma-io-per-il-terremoto-non-do-neanche-un-euro
Il coraggio di dire il proprio pensiero anche se controcorrente è utile per il confronto ma se lo sdegno è massimo verso un paese alla deriva proviamo a chiedere con forza i nostri diritti. Tuttavia la solidarietà va a chi sta male e poco importa a loro adesso di altro. Quello che dobbiamo pretendere è la supervisione di una task force della guardia di FINANZA CHE VIGILI E RELAZIONI AL PAESE CHE FINE FANNO GLI AIUTI NEL DETTAGLIO COME VENGONO SPESI, PUBBLICANDO SU INTERNET TUTTO. Purtroppo spesso si appropriano anche dei soldi per i terremotati ……
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
se non avete nulla da scrivere… perché semplicemente NON SCRIVETE invece che fare miserabili copia incolla?? VERGOGNA
Fa riflettere…. eccome se fa riflettere…
Purtroppo in questo sfogo c’è tanta rabbia e verità. Condivido tutto, però non posso non pensare a tutta questa gente che soffre e quindi non riesco proprio a non essere solidale con loro.
Ma se sei cosí convinto delle tue idee, perchè esordisci con “Scusate…”? Dicevano i latini che “scusa non chiesta, accusa manifesta”….pensaci!
Condivido pienamente. L’ho letto e riletto ma non sono riuscito a trovare risposta alla domanda “io chi?”.
Ci mancava la dose di populismo. Bravo. Adesso datti una pacca sulla spalla e torna a fare quello che stavi facendo. Cioè niente, come tutti i politici.
Congiuntivi cannati a parte (mio Dio…) trovo molto pertinente e sensata la disamina fatta da Lino Ricchiuti.
somiglia TROPPO a quest’articolo del 2009… toh, un moralista che copia… ps. secondo voi per il plagio qualcuno, lui o voi che l’avete pubblicato senza controllare, lo caccerà qualche euro al vero autore dell’articolo?
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Bella riflessione. Peccato solo per lo stupido scivolone berluscon-populista dei “politici di lungo corso che non hanno mai lavorato in vita loro”, vecchia cretinata del “sono tutti uguali”, come se mettersi al servizio del paese non sia un lavoro a tempo pieno! (Al netto dei parassiti, ma allora denunciamo loro! Non mischiano la proverbiale cava col cioccolato!)
Voglio dire che ho donato dei soldi tramite posta visto che sono un correntista, la prima cosa che ho pagato è la commissione. Se tale è beneficenza perchè non avete azzerato la commissione. Fate rabbrividire con questa avidità. Speculare con le commissioni sulle tragedie. Condivido questo articolo.
una signora mi ha segnalato che Ricchiuti ha copiaincollato complimentoni ^_^ http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
poi magari, dato che il mio commento è l’unico in attesa di moderazione, svelate che è un articolo copiato-grazie
https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-sergio-mattarella-giu-le-mani-dal-terremoto
QUALSIASI COSA HAI DETTO è GIUSTA, MA RIMANI SEMPRE UN POVERUOMO
In un’intervista una signora di Amatrice ha detto: “Lo sappiamo che stanno arrivando tanti aiuti umanitari, ma quanti di questi arriveranno veramente a noi?” … Ecco io risponderei così: “Signora, fidatevi solo di quelli che verranno a darveli in contanti, direttamente nelle tendopoli.” Articolo che fa riflettere e fa sentire meno soli nella scelta di essere persone oneste, pagare le tasse e, magari, andare un giorno direttamente ad Amatrice dopo aver prelevato i soldi dal proprio conto!
Classici discorsi di chi ha il braccino corto. Comunque se facessero una donazione tutti gli evasori che ci sono in Italia la ricostruzione sarebbe già ampiamente finanziata.
Eh, vabbè. Ma Ricchiuti ha praticamente copiato e incollato una cosa già scritta nel 2009 dal giornalista Giacomo Di Girolamo… viva l’originalità! http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
L’articolo è stato letteralmente copiato da un articolo dell’aprile 2009 (terremoto dell’Aquila) scritto da Giacomo Di Girolamo che è stato pure intervistato in varie trasmissioni televisive tra cui Anno Zero da Michele Santoro, Complimenti alla redazione e al sig. Lino Ricchiuti che, per essersi candidato con il movimento “Io Cambio”, in questo caso non si è sforzato di cambiare neppure una virgola! Di seguito il link dell’articolo originale. http://www.castelvetranoselinunte.it/giacomo-di-girolamo-terremoto-non-do-neanche-un-euro/
Rispetto la tua decisione, ogniuno fa quello che si sente di fare senza obblighi, io purtroppo devo fare i conti con la mia coscienza che davanti all indifferenza vince sempre la mia sensibilità
“come se i giapponesi hanno scoperto” il fastidio per il congiuntivo mancante è comunque minore di quello che si prova leggendo l’articolo.
Ricchiuti lo sa che ha dichiarato esattamente le stesse cose già dette nell’articolo http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/ i primi 4 paragrafi sono identici….e anche gli ultimi 3..
ci siamo dimenticato delle accise sulla benzina, che fine fanno?
Dare uno/due euro (di questo si tratta!) non dovrebbe per niente porre in discussione tutti i dubbi e le insinuazioni di tanti… In questo modo vien meno il principio di solidarietà e di civiltà. Bisogna sicuramente incentivare i controlli statali e della magistratura, ma non è bene invitare all’egoismo e alla chiusura… Già l’uomo contemporaneo è enormemente narcista ed egocentrico.
un altro alla ricerca della notorietà. non dare nulla. ma resta in silenzio.
Caro Ricchiuti, Lei, dicendo queste cose, cosa crede di ottenere. La stima dei terremotati? La stima degli italiani? Io non credo. Lei ha perfettamente ragione su tutto. Dice cose giustissime. Il suo ragionamento è impeccabile. Ma sono errate premesse e conclusioni. Se veramente vuole cambiare le cose si metta a fare il politico. Ma lasci stare il dolore di chi, in questo momento, le sarebbe grato anche di una salvietta rinfrescante, o di uno shampoo secco. Grazie.
“Bravo” Lino Ricchiuti. Togliamo agli “ultimi” anche i pochi spiccioli della carità in questo momento per loro drammatico. Con il tuo bel temino colpisci proprio quegli “ultimi” di cui ti riempi la bocca mentre non sfiori neppure gli “altri”, i privilegiati, che continueranno a spassarsela. Mi ricorda la storiella di quello che si spara ai coglioni per fare un dispetto alla moglie
Non cercate giustificazioni, non fate niente perché rancorosi e pensate di essere al di sopra del quotidiano, perché altri prendono una decisione e per arroganza non accettate le decisioni. Pregate Dio di non trovarvi mai in quelle situazioni, perché saranno gli altri a voltare la faccia.
la solidarietà e l’umanità centrano eccome. Io personalmente non sono solidale a prescindere.. la catastrofe è una tragedia e può succedere a chiunque. In Italia la catastrofe è resa ancor più grave (per quanto possibile) dalla nostra piu grande malattia.. il lucrare sulle altre persone. Tanto chi se ne frega.. non mi riguarda. Io sono solidale dove e quando è stato fatto di tutto purché la catastrofe non fosse avvenuta o fosse arginata. Non è colpa della povera gente ovviamente che paga e pagherà sempre per queste cose.. è colpa della nostra mentalità. Dove l’occasione fa l’uomo ladro. Costruiamo i muri in polistirolo però poi un minuto di silenzio con la coscienza pulita. Ci sdegnamo e ci indignamo…. Finché non capita la disgrazia a noi. Piuttosto ragionerei dove finisce la solidarietà ed inizia l’ingenuità.
Hai ragione ma non sono d’accordo. Con questi stesso ragionamento non dovrebbero esistere neanche i volontari: ma meno male che ci sono! Suppliscono proprio a quello stato assente di cui parli!E se i soldi non vuoi darli allo stato che gia ti e ci tartassa da anni senza fare il suo dovere hai ancora ragione: ma dalli ai volontari che lo fanno gratis! Se potessi io li darei ai vigili del fuoco per aumentargli lo stipendio. Perche lo MERITANO. Sennò ti sei solo risparmiato qualche caffè.
Come al solito sarò fuori dal coro, antipatico, stronzo e politicamente scorretto. Mi sono rotto il cazzo di sentirmi chiedere 2€ di beneficenza, aiuti di qua e aiuti di la. Una sistesi colorita di un pensiero condiviso
Io la beneficenza la faccio tutti i mesi quando parte dei miei soldi la pago allo stato sotto forma di tasse, faccio beneficenza quando metto la benzina alla macchina. Io pago le tasse porca puttana e lo stato deve usare quei soldi per queste emergenze. Dovrebbe mobilitarsi all’istante e far partire tutti i servizi di soccorso e sistemare tutto. Invece i nostri soldi se li fottono e non rimane mai un cazzo e poi vengono a chiedere aiuti ai cittadini. Gente che prende 10/20/30 mila euro di stipendio vanno in tv a chiedere soldi a chi ne guadagna 800/1000€, chiedono ai cittadini di mobilitarsi. Andate a fanculo e usate i soldi che vi diamo tutti i giorni per salvare delle vite e non per prendere super aereo, farvi vedere ad Amatrice e fare i bellocci in tv. MORTACCIVOSTRI!
Condivido pienamente il pensiero del signor Lino Ricchiuti, come si evince anche dai miei post su FB. Finalmente una persona con la testa sulle spalle e le idee chiare che non si lascia blandire dal “volemoci tutti bene” magistralmente gestito dalla gran cassa mediatica al servizio del potere. E tutto questo, sono sicuro, lo dice mettendo a tacere l’istinto suggerito dal cuore, a costo di mandare giù bocconi amari e di reprimere comunque una lacrima di pietà. Bravo Ricchiuti
Fai bene, ti servono per imparare a scrivere.
Oltre al contenuto, condivisibile o meno, ci saranno una decina di errori… alla faccia dell’ italianità!
Beh io i due euro li ho donati. Basta salire in cattedra e fare polemica ad ogni costo. Sono perfettamente d’accordo sui vari sprechi che lo Stato continua a fare ma non è questo il momento, non sulla pelle di quelle persone che in un attimo hanno perso tutto e non solo beni materiali. Non hai dato il tuo aiuto e chi se ne frega farai i conti con la tua coscienza, ma non trovare scuse banali. Lo Stato lo Stato è sempre colpa dello stato. Quelle case erano di proprietà di privati, gente che aveva costruito la propria casa come poteva senza pensare alle norme anti-sismiche. Certo magari prima non c’erano ma poi si, e nessuno ovviamente ha deciso di fare dei lavori per la messa in sicurezza. La tua casa è a norma? La casa dei tuoi genitori dei tuoi figli dei tuoi parenti. Siete stati tutti bravi e ligi oppure per risparmiare avete evitato certe costose modifiche. Quindi non diamo sempre la colpa agli altri. Tentiamo la fortuna ogni giorno pensando qua non succederà e poi quando succede si da la colpa allo stato che non stanzia abbastanza per la ricostruzione che ci mette troppo ecc. ecc. Un bel esame di coscienza personale ogni tanto ci vorrebbe davvero.
FORSE SE TUTTI GLI ITALIANI FACESSERO COSI … FORSE FORSE LO STATO SI DAREBBE DAVVERO UNA MOSSA …O … FORSE CREEREBBE NUOVE TASSE …
Nemmeno io ,pur con profondo rammarico,non do più nulla ,perché sapere che anche una piccola cifra ,come due euro ,non andrà dove deve andare ma contribuirà a riempire ancora di più le tasche di tutti quelli che si ingrassano su queste disgrazie mi provoca una profonda nausea.
Io penso che il signore che ha scritto questo post sbagli su tutta la linea. Credo che la catastrofe naturale possa colpire chiunque di noi, e immagino che nel malaugurato caso succedesse tutti vorremmo essere aiutati. La solidarietà è una virtù che andrebbe insegnata a scuola. Su tutto il resto, stato assente, assenza di controlli nella costruzione di case, infiltrazioni mafiose ect ect…. sono in totale accordo con lo scrivente, ma certo non deve essere una scusa per fregarsene degli altri.
Articolo scritto da Giacomo Di Girolamo in data 14/04/2009 in occasione del sisma che colpi L’Aquila!
Io sono andata di persona a dare aiuto pratico diretto alle persone nel post terremoto a L’Aquila . C’era bisogno di tutto.ma c’era bisogno di un abbraccio più di tutto.Abbiamo fatto un gruppo da tutta Italia per contestare protezione civile e pretendere dal governo e da Bertolaso allora. I soldi se li sono intascati e la ricostruzione faceva ridere i polli..case di cartone. Io non metterei questi soldi in mano ai governi, non donate soldi con mezzi ufficiali perché non li mettete in mano sicura per niente.i governi devono pagare perché sono i soldi delle tasse del popolo che anche a questo servono! Invece incassano questi e quelli. Ha ragione lei che ha scritto questo intelligente post..non so nemmeno chi sia.ma sono sicura che lei è una persona onesta e più generosa di molte.perchesoffre tra gli onesti in un paese che di disonestà campa.
Pazienza , faranno a meno sei tuoi 2 euro , ma ricorda di non chiedere nulla se un domani succede qualsiasi a te ,a un tuoi familiare o ai tuoi figli
L’ha scritto….nn vuole niente infatti!
Infatti lui ha detto che se un giorno dovrebbe succedere a lui, non vorrebbe nulla da noi piveri italiani….comunque lui ha ragione….e secondo me la metà dei soldi donati dagli italiani vammo a finire nelle tasche dei politici…..vergogna.
Quando non capisci, scrivi solo”non ho capito”. Impara a leggere tra le righe.
perchè non deve chiedere nulla? paga le tasse, è giusto che chieda. allo Stato, non all’umana compassione.
C’è scritto che non li vorrebbe neanche per se in caso di tragedie… Capire ciò che si legge è importante prima di commentare!
Hai ragione: uno sciopero etico contro una dirigenza politica e statale che non vale un ca..o e si perpetua in continuità come un verme maligno che si ingoia tutta le generosità degli Italiani.
stavo leggendo con interesse l’articolo ma poi alla frase ” E allora perché io devo uscire questo euro? ” ho avuto un’ illuminazione e ho capito che il vero problema dell’ Italia è l’ignoranza !!!
Un errore grammaticale, per quanto agghiacciante, non toglie valore all’argomento.
“Un avvocato aveva uscito di tasca un giornale” cit. Italo Calvino
Lei intende l’ignoranza di chi si preoccupa più della forma che della sostanza, immagino…
Accademia della crusca? Tu, non lui… In alcune circostanze lo scopo di una lingua non è il suo uso corretto bensì la comunicazione… Devo dire che il messaggio è chiaro e diretto. Sottolinea in blu l’erroraccio e vai a dormire tranquillo.
.. senza parole .. solo lacrime e rabbia .. grazie per il tuo sfogo .. urlo di molti.
Do ragione a Ricchiuti in tutto e per tutto; ho letto tutto quanto ha scritto dall’inizio alla fine e non posso dargli torto! Da sempre (da quando esistono i cellulari s’intende), in calamità e sciagure naturali…siamo invitati a donare mediante sms 1 o 2 Euro e lo facciamo perché a fronte, al massimo rinunciamo ad un caffè o due al bar! E che vuoi che sia…ce lo si può permettere chiunque si permette un cellulare (e i pare che oggi ce l’abbiano tutti e lo usano più della parola verbale per comunicare con il loro prossimo). Ciò che in molti non hanno ancora capito oggi – spontanei e teneri di cuore – è che i soldi che loro pensano destinati ai diretti colpiti NON vanno a finire a loro: vanno convogliati in un conto cospicuo di una Banca che, a sua volta: in primis fa soldi sulla valuta, poi si fa avanti ad ‘offrire’ microcrediti ai danneggiati e senzatetto, ma questi microcrediti non sono mica esenti da interessi…tutt’altro: qui vanno messo firme, presi impegni pluriennali e praticamente acceso un mutuo. Ma noi cittadini che avremmo voluto che i nostri contributi, si tradussero in coperte, cibo, mattoni, pale, pichi, cemento e quant’altro per far ripartire la povera gente…poi dobbiamo scoprire che nemmeno un centesimo prende una via diretta. Da economista pensionata non sono ancora tanto rincoglionita da non capire che il generoso aiuto del popolo debba essere gestito in modo da essere distribuito ed attribuito con criterio e controllo, ma non sono d’accordo che ciò debba avvenire attraverso banche che – per antonomasia pensano e lavorano al proprio profitto. Ciò che manca del tutto nel nostro paese è un ente, un’associazione, una cooperativa ‘PULITA’ che agisca alla luce del sole e che gestisca gli aiuti al meglio e con le giuste priorità, rendicontando ogni singolo centesimo speso. A quanto mi risulta da noi proprio non esiste, a posteriori scopriamo purtroppo sempre ‘degli altarini’. Perché non affidare a Gino Strada la gestione dei fondi privati e statali? So bene che è impegnatissimo; però, siccome gode della mia fiducia assoluta e non credo solo della mia), confido pure nel fatto che saprebbe mettere in piedi in organismo adatto a garantire una destinazione giusta ed equa dei fondi resi disponibili. Io sono una Direttrice Amministrativa e Finanziaria in pensione, ho 70 anni, ma non ha ancora perso la mia grinta e la mia innata correttezza e precisione tedesca (non vuole essere un vanto, piuttosto lo considero una ‘deformazione professionale’). Durante la mia gestione non vi sono mai stati pagamenti né rimborsi spese senza preventiva autorizzazione e senza giustificativi in piena regola. Chi sbaglia, paga di tasca propria e poi impara a non sbagliare più! Io vivo sola con la mia cagnetta Bedda in una mia casa in Sardegna…palo e scrivo perfettamente 4 lingue (inglese, tedesco, italiano e francese). Ovunque ci possa essere opportunità o bisogno del mio contributo lavorativo, io sono disponibile (ho anche una discreta preparazione infermieristica – seppure senza attestato)
Cercheremo di ricordarcene, qualora ne avesse mai bisogno, del suo invito a non darle niente. Mi segno il suo nome.
A lui dovrebbe pensare lo Stato..
Caspita anch’io non ho dato un euro questa volta, per le stesse tue ragioni.
Ho fatto la telefonata ma nn per sentire la coscienza a posto credo che qualcosa possa fare .cmq hai ragione condivido con te cio che hai scritto bravo
io invece ogni anno do 50-60.000 euro a Caritas, medici senza frontiere, emergency, mani tese ecc. quello che abbiamo lo abbiamo per condividerlo. non per sprecarlo, certo, ma nemmeno per tenercelo stretto.
Beato te, bravo e grazie se ne allunghi 50.000 a me l’anno prossimo!
….per fartela breve: Mi ricorda i discorsi di Bossi “mai più un soldo al sud /…Roma Ladrona….etc etc…..” non essere solidali con chi sta peggio è un diritto, ma mai una causa civile….
Non so chi tu sia, ma voglio dirti che hai copiato il mio pensare, anche se forse non ho capito bene se hai mensionAto lo stato della chiesa,che secondo me è il piu’ ricco al mono.
non condivido per principio l’egoismo, anche se ben raccontato….quello che è accaduto di vergognoso prima negli altri momenti di pericolosi sisma sono storie passate, non addebitabili ai poveri italiani che si sono ritrovati sotto le macerie senza nessuna colpa…oggi.Quello che non si è mai fatto da noi è scegliere meglio chi governa, perchè non è vero che sono tutti uguali i politici e l’idea di fare sempre di tutta l’erba un fascio serve solo a consolare la nostra coscienza quando diciamo basta. Ne Friuli non è andata come a l’Aquila, a Norcia come in Irpinia, in Emilia come in Puglia….sono le persone che bisogna saper educare alla vita onesta, cominciando dalla famiglia e su su anche nelle scuole…ma il menefreghismo c’è in ogni categoria sociale in Italia e le responsabilita’ dovrebbero essere addebitate ai responsabili, non mettere il calderone dove infilare di tutto e lavarsi la coscienza di ogni responsabilita’. Il senso civico degli italiani manca perchè non partecipano a sufficienza nella vita sociale e politica, se la Protezione Civile funziona, se i corpi di polizia funzionano …quello che ancora non funziona è la politica di prossimita’, dei sindaci, dei consiglieri, dei deputati e senatori (spero per poco) e della macchina della Pubblica Amministrazione correlata al controllo degli atti e dei dispositivi da far rispettare, compreso la costruzione delle case dei ponti e delle strade…torniamo allora all’onesta’ di tutti, del tessuto operativo italiano, è li’ che si annida il familismo e le vie traverse per non fare un capitolato di un’opera pubblica, come andrebbe realmente fatto e non che collassi dopo poco tempo dalla ricostruzione, come la scuola di Amatrice. Lo stato siamo noi italiani a tutti i livelli, se non funziona dovremmo sentirci colpevoli moralmente di non aver saputo scegliere e controllato che lo facessero meglio di come scopriamo dopo, ma non è prendendosela con le inadempienze degli altri possiamo dire che noi non abbiamo colpe.Troppe storie si conoscono per non aver capito che il marcio è sempre nella nostra societa’, purtroppo.
Queste parole sono state direttamente copiate da un articolo scritto qualche anno fa da Giacomo Di Girolamo. E’ una vera vergogna caro sig Ricchiuti!
Tutto il testo è FALSAMENTE attribuito a questo signor Ricchiuti, che si fa bello con le parole scritte nel 2009 da Giacomo Di Girolamo in occasione del sisma in Abruzzo. Qui il testo originale!: “IO PER IL TERREMOTO NON DO NEMMENO UN EURO…” Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.
Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera.
Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.
Non do un euro perché è la beneficenza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Voglio che si non si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficenza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una passione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.
Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo.
Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese. E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.
C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno? Avrei potuto anche scucirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?
Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.
Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme – da generazioni – gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia.
Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.
Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo dare questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate. Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.
Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima? Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.
Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto, con lo scirocco, (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.
Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto. Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.
Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio, esigo, solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.
Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno.
Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.
Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo…”, come se i giapponesi avessero scoperto una cosa nuova, come se il know-how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.
E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura quando muove la terra, d’altronde.
Provo pena per chi ha scritto questo articolo e per l’aridità delle idee espresse. Oltre a non dare un euro per caso ti sei rimboccato le mani e sei andato di persona ad aiutare chi aveva bisogno? Non credo proprio. Aspetta tranquillo che sia lo STATO, certo con con i TUOI soldi, quelli che hai pagato con le TUE tasse perché tu NON hai mai evaso. Che atteggiamento puerile e ridicolo, ancora credi alle favole? Sappi che in Italia ci sono milioni di persone che pagano le tasse e non hanno mai evaso un euro (compreso il sottoscritto). Eppure abbiamo compreso che la generosità e la solidarietà non si fondano sulla contabilità dare/avere o su crediti/debiti verso l’iniquo legislatore. Viceversa si basano sul profondo sentimento di aiutare chi ha bisogno nel momento in cui serve, senza chiedere niente in cambio e senza aspettarsi nulla da chi invece dovrebbe farlo per sua natura (leggasi il Governo italiano). Le occasioni per rivendicare una più ampia giustizia sociale non sono certo le tragedie altrui, se vuoi fare la rivoluzione comincia da subito ma non sulla pelle di chi soffre. Ti auguro di non avere mai bisogno di aiuto e soprattutto che il prossimo non si comporti come te, piccolo egoista che vive fuori dal mondo. Se vuoi uno stato giusto vai a vivere in Norvegia oppure MUOVI IL CULO per migliorare il paese in cui vivi senza pensare che basti pagare le tasse perché ciò accada per magia
Ha ragione da vendere. Nulla da aggiungere, se non quello di dire che io non do un centesimo neanche per gli aiuti alle disgrazie internazionali ( fame nel mondo, carestia, inondazioni, ecc. ecc.) ne per aiuti umanitari ( adottare bambini ne di fatto ne a distanza, aiuti a paesi poveri, UNICEF, FAO, ecc. ecc) perché anche queste organizzazioni sono associazioni a delinquere.
Non ho dato nulla perche’ gia’ paghiamo un sacco di tasse, io e la mia famiglia non facciamo piu le ferie da dieci anni e lavoriamo come i muli tutto l’anno!
La dichiarazione qui sopra altro non è che un articolo uscito su La Repubblica nel 2012 e si riferisce al terremoto che colpì l’Emilia. Allora ci furono minuti di silenzio sui campi da calcio, maratone televisive, titoli in sovrimpressione alla tv per la donazione di soldi e la commozione del premier in TV. Da pochi anni, L’Aquila era stata distrutta da un altro terremoto e poco per volta, veniva alla luce che la maggior parte dei soldi raccolti in beneficienza e dei fondi stanziati dagli organi competenti non erano stati destinati alla ricostruzione della città. Sono piuttosto perplessa di rileggere l’articolo riferito alle ultime calamità.
siete così pusillanimi da copiare anche gli articoli del 2009 http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3Ahttp%3A%2F%2Fwww.gennarocarotenuto.it%2F7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro%2F
Bene, adesso che ti sei fatto pubblicità con tutti i luoghi comuni che si potevano usare, di cui ovviamente molti sono pura verità, puoi anche tornare nell’anonimato. Non sentiremo la tua mancanza.
Perchè questo aritcolo è del 2009 sul terremoto in Abruzzo, in realtà, e nessuno lo dice??
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
questo pezzo mi sembra molto preso da questo… https://www.facebook.com/notes/hermes-agostini/ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro-di-giacomo-di-girolamo/76451557492?hc_ref=SEARCH
E’ un articolo relativo al terremoto dell’Aquila”:http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/“
Anch’io non darò niente, sono d’accordissimo su quanto scritto e detto sopra. solamente perché DARE vuol dire ancora una volta avvalorare il comportamento di chi ha rubato ha frodato ha lucrato su , IL MALE tutto e su tutti, oltre agli strozzini ed avventurieri di turno, i primi responsabili sono chi ci ha governato sino ad ora IL MALE parte tutto da loro i politici, dovrebbero controllre, dovrebbero dare l’esempio, dovrebbero essere i primi, MA DOVE, ma QUANDO, NON HANNO UN BRICCIOLO DI DIGNITA, DI ONORE. Potrei scivere e dire all’infinito tutto il mio sdegno, purtroppo in questo paese dove chipiù conta più è mantenuto, dove oggi i ns/ poeti sono VESPA BRUNO………………………………ecc.ecc.
Ma? Ecco un altro modo per mettersi in vista. Una bella lettera, scritta bene e il sacrificio di una vita, come ce ne sono milioni in questa Italia. Ognuno è padrone di fare ciò che vuole e il silenzio è d’oro. Inutile, proprio inutile.
Avviso per tutti quei moralisti come il signore che ha scritto la lettera: domani mattina quando aprirete le finestre di casa vostra e guarderete il bel panorama, vi vorrò sentire urlare e sbraitare tutte queste cose che sono state scritte in faccia ai vostri vicini…. Perchè forse non sapete che le regioni con il più alto tasso di abusivismo edilizio sono proprio quelle del sud. Quindi ad occhio e croce ognuno di voi avrà un vicino che ha avuto condoni su condoni per costruire. E molto spesso questi condoni non arrivano da leggi nazionali, bensì da leggi regionali fatte ad hoc (quindi non prendiamocela sempre e solo con lo STATO). Poi se a tutto questo aggiungiamo che la zona meridionale degli appennini è una delle zone più a rischio a livello sismico, ci rimane solo da tacere credo…. Sono perfettamente d’accordo sul fatto che in Italia molte cose non vanno e c’è un gran magna magna… Ma poi se il magna magna ce l’abbiamo dietro casa e sotto il naso, non continuiamo a dir male solo allo stato.
P.S. Io non sono del nord o della lega lombarda e non voglio bacchettare il sud, anzi io amo profondamente il sud, io sono dell’Abruzzo e ho vissuto da vicino il terremoto.
Condivido pienamente il pensiero e chi s’indigna probabilmente non ha capito il senso e la provocazione dello scritto. Il fatto è che i soldi, anche se non li diamo spontaneamente, ce li toglieranno dalle ns. tasche sotto forma di ulteriori tasse e accise. Tranquilli, loro no, non si toglieranno niente. Hanno già sprecato due lacrime ai funerali. Per loro è già troppo…
il testo di questa lettera probabilmente non è stato scritto da questa persona , anche perchè sul web si ritrova la lettera di un certo Giacomo Di Girolamo http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/, databile prima del terremoto dell’Aquila . Detto questo e se sia stato scritto prima o dopo , condivido in ogni caso il messaggio lanciato, lo Stato è purtoppo fallace nei confronti del cittadino e rappresentato e amministrato da ladri e delinquenti, ancorpiù ladri e delinquenti quando si cavalcano tragedie come quella di una catastrofe naturale. Come al solito in Italia c’è chi pensa che la mancata donazione di 2 euro sia un affronto alla solidarietà, non parliamo ovviamente di ciò, se sapessi che il tuo aiuto non sia disperso o intascato da altri questa solidarietà avrebbe potrebbe raggiungere quotazioni incredibili , ma così non può essere perchè di questi politici, affaristi e ladri non si fida quasi più nessuno.
Leggo tanta ignoranza… ma nei commenti del tipo “ricordati di non chiedere nulla se succede a te”. Condivido a pieno il tuo pensiero (a parte il “perché io devo USCIRE questo euro?” :p ) e ti stimo anche perché io non ho il coraggio che hai avuto tu nell’esprimere questo pensiero sapendo che sarei stato additato come “bestemmiatore”.
È proprio questo, oggi, il problema della nostra società. Questa rabbia cieca e distruttiva – per quanto motivata e comprensibile – che cancella anche i princìpi di base della società civile, come la solidarietà umana (che non c’entra niente con gli stati, né con le tasse). La stessa che fa gridare, senza le remore morali di un tempo: “immigrati a casa loro”. Ma sì ! Basta con la solidarietà e con la civiltà: colpa dei politici ! Mi spiace Ricchiuti, ma non vale rivestire la sua aridità morale di motivazioni pseudo-politiche. Si tenga la sua meschina tendenza all’avidità come tale. Sono certo che ci ripenserà appena il tetto di casa sua dovesse (spero di no) crollare sulla testa della sua famiglia.
questa sfiducia messa in pole position e l’empatica voglia di contribuire, di cuore, messa in fondo mi sembra uno dei più grandi fallimenti umani, di fronte a tanto dolore
Se gli sprechi e le speculazioni frenano dall’aiutare di cuore vuol dire che il sistema marcio ha vinto nel luogo più sacro, la vostra anima
Pazienza…noi italiani, “usciremo” anche per te i centesimi che tu non vuoi scucire. Siamo un popolo di solidarietà…e ci sono due sole risposte alla solidarietà: la fai perchè un tuo fratello ne ha bisogno e la fai perchè un giorno potresti essere tu quel fratello. Buona giornata caro signor NON DO UNA LIRA/EURO!
“Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. ” Sono certo che apprezzeranno moltissimo. Sai, è esattamente questo che mi fa capire che tu, in questa faccenda, non abbia capito veramente niente. Tendere una mano non significa avere un secondo fine. Tendere una mano, “aiutare”, vuol dire mandare una giacca pesante a qualcuno che avrà freddo. Semplice. Senza pensare ai messaggi che stiamo veicolando o alle fantomatiche conseguenze del nostro gesto. Sai, io non ti auguro di passare quello che sta passando quella gente. Ma prova solo a immaginarlo: immagina di perdere tutto, di non avere da mangiare o di che vestirti. E immagina la gente che ti passa davanti e ti dice “guarda, io ti aiuterei anche, ma così facendo in qualche modo giustificherei la mala condotta del governo. Tieniti la fame e il freddo, credimi, sono sdegnato e ti sto aiutando nel modo migliore dicendo a tutti di fare lo stesso”. Tu non vedi persone, vedi numeri. E mi dispiace profondamente per te.
Ehhhh amico mio hai colto nel segno. Io congelerei i proventi di mesi dei sindacati sono 400 milioni di soldi nostri che dici possono bastare per iniziare?
Può essere difficile condividere il “non do un euro ” ma il concetto principale è valido sfortunatamente reale.
Bel dilemma… Sentirsi in dovere di aiutare i meno fortunati e ricordare che fine hanno fatto i nostri soldi: “pro Calabria” (anni 40-50), “soccorso invernale” (stesso periodo), “la fame dell’India (anni ’60), il terremoto dell’Irpinia (anni ’80), il Belice… e via di seguito. Noi abbiamo sempre dato, lo Stato e molti amministratori corrotti e impuniti, se li sono intascati. Dei delinquenti istituzionali, non se ne sa più nulla. A proposito, ho sentito che le elargizioni per i terremotati di agosto verranno versati nella banca MPS, quella prosciugata da ladri e partiti. Un motivo in più per non versare nulla, questa volta.
perché l’articolo non è firmato?
Le parole che ho letto le conosco bene, da 7 anni… Le scrisse un certo Giacomo Di Girolamo, in un articolo s pubblicato in seguito al terremoto che devastò l’Aquila.
L’articolo integrale si può leggere all’interno del blog http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
La Repubblica.it il 15.04.2009 ne fece una recensione. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/04/15/quelli-che-non-do-un-euro.html Credo sia bene controllare attentamente, non vorrei ci fossero gli estremi del plagio… Mah!
Tutto giusto quello che scrive , in teoria e forse anche in pratica, se non fosse che lui fa parte di un movimento politico e se riuscisse anche lui farebbe parte di quel circo che tanto disdegna! Predica bene ma….!
ma non è che anche fare il Savonarola è un mestiere? e intanto “loro” sarebbero all’ addiaccio se non ci fosse la protezione civile e tutti i corpi dello Stato.
PERFETTAMENTE D’ACCORDO. ANCH’IO QUEST’ANNO HO DETTO BASTA.
Questa è una lettera “scopiazzata” dal terremoto del 2009 di Giacomo di Girolamo.
https://vibrisse.wordpress.com/2009/04/19/io-non-daro-neanche-un-centesimo-di-euro/
se non vuoi dare nulla, allora taci, oggi essere controcorrente è la cosa più facile e più letta sui media, c’è chi ha dato tacendo c’è chi ha sofferto tacendo c’è chi paga le tasse tacendo, e c’è, gente come te, che ha il coraggio di farsi belli parlando del grande Pasolini, molta gente ha dato ma non lo sbandiera sui media, tu si con il tuo “io non do”, stai sbandierando, per fare leggere il tuo nome, e io stupido Italiano ho letto, generalmente non scrivo sui media, ma questa volta si, per rispondere ad un pseudo rivoluzionario.
In tanti non hanno capito lo spirito del post, e sono sempre gli stessi ipocriti senza coraggio.
Una lettera di rara modestia morale e intellettuale. La solidarietà e le elargizioni non sono una prerogativa italiana, ma avvengono dovunque. Purtroppo ci sono alcuni frequentatori di fb, come osservava Eco, presi da irrefrenabile narcisismo sensazionalistico, che scrivono queste stupidaggini.
Ognuno è libero di pensare e di agire come meglio crede,però mi sembra che lè conclusioni per cui “non do un euro”siano un po stupide e probabilmente vengono inventate scuse per sentirsi l’animo tranquillo perché non si vuole donare. Chi dona con il cuore fa anonimo, coloro che sbandierano le propie donazioni sono anch’essi in mala fede
Vi siete chiesti quanto hanno fruttato i sei milioni di euro donati dai cittadini normali come me per l’alluvione del 2013 in sardegna? Provate a chiedere ad un amico bancario che interessi incassano se li vincolano per 2 anni come hanno fatto per quella donazione, a quasi tre anni di distanza buona parte di quelle donazioni sono ancora in mano a chi li doveva gestire, dimenticavo di dire che la donazione di sei milioni rimane tale perché gl’interessi rimangono a chi li gestisce. Saluti
Un altro scriba. Un altro fariseo che si alza tra la folla e reclama la sua visibilità, il suo posto d’onore ed il riconoscimento delle proprie idee. Ancora una volta a giustificare il proprio cinismo, la propria indifferenza verso coloro che hanno perso tutto: case, attività, famigliari e affetti animali è il senso della giustizia! ” . . . io sono per la giustizia” “io non ho colpa di nulla” “Non voglio che si perdoni più nulla”. Io . . . io . . . io . . . tanti io e nessun “noi” perché costui si compiace delle sue idee esattamente come Narciso si compiaceva del proprio aspetto! La solidarietà è quel sentimento che ci fa sentire uniti gli uni agli altri, attraverso l’empatia, la sensibilità, la docilità d’animo. Sentimenti . . . mica parole!
Veramente, di terremoto in terremoto, lo Stato è cresciuto, la Protezione Civile funziona, ed è una eccellenza nazionale: un modello di cooperazione tra stato e volontariato. Vogliamo confrontare i tempi di risposta, il coordinamento che ci sono oggi, e quello che successe dopo l’Irpinia?
Quelli che continuano a fare gli italiani, sono gli italiani. Che si costruiscono case ovunque (zone terremotate, franose, sulle spiagge, sui letti dei torrenti, sulle pendici dei vulcani addirittura), ma senza requisiti di sicurezza. Lei dice: “rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura”?? Ma mica è un diritto, è un dovere. Non c’è nessuno verso cui rivendicare diritti, la Terra ci scuote per ricordarci che siamo suoi ospiti.
E quanto al Giappone, ricordatevi della catastrofe di Fukushima: centrali nucleari insicure in un paese che ha pure subito un bombardamento atomico e dovrebbe badare a queste cose, case di carta e senza fondamenta… uh, come sono bravi, gli stranieri! Lei è il solito, che si crede intelligente perchè va controcorrente, perchè l’Italia fa schifo e gli stranieri sono meglio, perchè la gente è meglio dello Stato.
Tenga pure le sue mani in tasca, ma – mentre altri le usano per salvare il prossimo – almeno si stia zitto.
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Maledizione… non è un’offesa dell’altrui generosità o una polemica nei confronti di chi ha deciso di offrire il proprio contributo con una donazione!!! È avvilente leggere taluni commenti e capire che in molti, ahimè, non “siamo” in grado di leggere una lettera che ha spiegato, senza nemmeno concedere la scusante del “leggere tra le righe”, quali sono le ragioni del Sig. Ricchiuti… ragioni che hanno voluto ribadire, semplicemente, che chi ci governa gode e specula, ancora una volta, sull’IGNORANZA (in questo caso credo sia più appropriato l’uso di tale sostantivo) di un popolo che, sebbene indiscutibilmente generoso, rimane ignorante!!!
Parole, parole, parole Parole parole, parole Parole, parole, parole Parole, parole, parole Parole, parole, parole Soltanto parole Parole tra noi!!
Dare denaro non è l’unica forma d’aiuto che si può dare in questa ed altre circostanze simili. Sicuramente è la più facile e facilmente “strumentalizzabile”… Massimo Morigi – 30 agosto 2016
Anche io non daro nulla e non me ne pento.tutto cio’ che viene devoluto sopratutto tramite le cosidette “vie controllate ” non arrivano mai a chi ne ha veramente bisogno.vuoi per problemi di burocrazia vuoi perche’ vengono “assorbiti” dal sistema,resta il fatto che finiscono sempre nelle tasche di altri.e’lo stato che DEVE provvedere. In primo luogo controllando chi svolge i lavori e come ,poi accollandosi i costi di rifacimento .se le tasse che paghiamo non vengono usate per coprire queste disgrazie , a che servono allora?A mantenere in piedi una macchina che ormai fa acqua da tutte le parti .io non so con quale faccia un politico…dirigente….o amico di… riesca a vivere con la coscienza pulita sapendo quello che guadagna e sapendo che un suo pari oltre che non sapere come fare la spesa per i propri figli,ora non sa piu neanche come fare per dare un tetto agli stessi. Io mi vergogno di essere italiano ,ma sono troppo debole per tentare di cambiare le cose.io ho 3 figlie e per ora arrabattandomi riesco ancora a fare la spesa….ma il giorno che non riusciro’ piu’ saro’ il primo che indossera ‘ un fucile e tentera ‘ di radere al suolo questo “governo”.
Giusto tutto quello che dici…….ma vorrei sottolineare cio’ che è successo per L’Aquila. Tanti hanno effettuato sms donando con il cuore 2 euro a chi ne aveva bisogno. La cifra importante è stata raccolta e deviata ad una banca popolare della zona la quale ha messo a disposizione la cifra secondo le varie richieste con tassi agevolati. Fin qua tutto ok…….la logica. Ma entriamo nel merito. Le cifre richieste sono state date a famiglie, piccole attivita’ e aziende per la rinascita ma……..SONO STATI ACCESI MUTUI CHE NEL TEMPO SARANNO RESTITUITI ALLA BANCA…….mi chiedo che razza di azione speculativa è capace di fare una banca?????? nessuno dei ns politici ha detto nulla???? ma di cosa vogliamo parlare???? motivo per cui questa volta, il sindaco di Amatrice ha sottolineato che l’iban dove verranno accreditati i soldi del sms saranno solo a sua disposizione………………
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/16/terremoto-abruzzo-i-soldi-degli-sms-imboscati-dalle-banche/265450/
come fai a stare ancora in una nazione dove tutto è corruzione ,incapacità ,e menefreghismo ,una persona come te ,non ha trovato ancora la miglior soluzione di lasciare questo ignobile paese ? vai caro ,un paese che ti merita lo troverai certamente ,e noi anche senza i tuoi 2 euro andremo ugualmente avanti anche se perderemo un CERVELLO.
Dopo aver letto questo articolo ho immediatamente mandato un SMS al 45500
Le motivazioni addotte per non fare donazioni possono anche essere condivise, ma sotto sotto serpeggia la mentalità italiana che vorrebbe fossero sempre gli altri, lo Stato, gli Enti pubblici a farsi da fare; in parte dovrebve funzionare così, ma poi ognuno deve fare la sua parte. Non vuole scucire di tasca propria 2 euro? Ma vada nelle zone disastrate a spostare macerie, a cucinare pasti caldi, a svuotare latrine. Un terremoto è un evento straordinario che prevede sforzi straordinari per tornare a una qualsivoglia normalità. Il Friuli insegna.
ALLA REDAZIONE: E’ un post attuale oppure di qualche anno fa e riciclato?
Da condividere in pieno.Anche io non ho mai donato perché quando scoprì che tra le ruberei sicure e’ entrata anche la tua donazione come resti? Per il terremoto 1980 sono stato sul campo con la gente Si è visto come è finita. Il più grande scandalo del secondo dopoguerra. Irpiniagate detto dagli americani!
Chi va controcorrente, si sa, si becca l’indignazione, l’accusa di essere insensibile (in questo caso), o , magari il semplice sfottò del braccino corto. Eppure le argomentazioni di Lino Ricchiuti mi trovano d’accordo: la solidarietà, la voglia di cooperare, il sentirsi vicini moralmente a chi ha perso non solo beni materiali, ma gli insostituibili affetti delle persone decedute, sono nel cuore di ogni uomo o donna degno di questo nome; ma che si pensi che il popolo debba ancora risolversi da solo cose più grandi di lui quando lo Stato “munge” e senza alibi, considerato che si definisce “democratico”…beh è cosa indegna! Nel filo del discorso si inserisce anche la destinazione dei fondi: è vero che li raccoglie la Protezione civile, ma dove andranno e a cosa serviranno nessuno ce lo dice. Qualcuno ricorderà le risate inquisite al tempo del terremoto de L’Aquila! Personalmente mi farò partecipe di iniziative mirate.
E’ corretto tutto quello che è stato detto, innegabile. Tuttavia, nei momenti di grave crisi, nei quali sono altri esseri umani a soffrire, un ragionamento così freddo, attentamente calcolato e puntiglioso, risentito, quasi disumano, mi sembra lontano dallo slancio, per fortuna, istintivo e irrazionale, focalizzato principalmente sulle necessità impellenti, le uniche importanti nei momenti critici, che generalmente caratterizza la reazione a grandi tragedie non solo del popolo italiano, ma di tutti gli esseri umani dotati di un minimo di capacità di empatia, di umanità. Sono d’accordo con questo signore per quanto riguarda la sua analisi in generale, ma non sul suo atteggiamento in un momento di crisi eccezionale, che non lo tocca neanche direttamente. Così è facile giudicare, le sofferenze sulla propria pelle sono sempre tutta un’altra storia e, secondo me, esigono la priorità assoluta, le rese dei conti vengono dopo.
Mi sembra tanto che l’amico del post… abbia fatto il politico di ritorno… cioè colui che ” potrebbe non donare nulla e tenerlo per se… ” e poi ogni giorno in altro modo protestare contro ci governa… anziché fare un post sul perché non dona…
Dopodiché è altresì sbagliato non aiutare chi ha bisogno … per andare contro chi “dovrebbe fare”… insomma il marito che si evira per fare dispetto alla moglie…
Chiedo venia, ma l’articolo assomiglia tanto a questo che è stato scritto nel 2009 da un’altra persona per un altro terremoto. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5782 mancano solo le parole “in Abruzzo” alla seconda riga. Mi sbaglio?
Io sono di Rieti e comprendo il suo messaggio. Da 10 anni ho tolto la TV e sono lontano dai finti giornalisti, la finta informazione e la finta politica collegati ad essa. Vi posso assicurare che c’è una comunità che ha da subito reagito e iniziato a lavorare (fisicamente) per risollevarsi. Non sono i soldi il primo problema. Vi consiglio di togliere spazi agli avvelenatori dei pozzi; ritroverete le vostre comunità locali e quei poeti oggi coperti dal frastuono. Sarete migliori anche voi.
Sono dall tua parte e non do un euro neanche io !!! Sopratutto dopo che ho visto come sono finite le sottoscrizioni per il terremoto dell’Emilia Romagna.ce quelle per l’Aquila…. Un vero schifo… Lo Stato deve fare lo stato e i cittadini devono pretendere dallo Stato il servizio che deve essere garantito compresa la messa in sicurezza degli edifici con una politica attenta ed orientata al bene comune non alle passerelle nei funerali di stato! VERGOGNATEVI!!!!
Ma scusate, sapendo di abitare in case non idonee per un posto ad alto rischio sismico, voi vi preoccupereste di renderle asismiche o aspettereste i contributi statali che forse arriveranno “post mortem”?
Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?
Se non doni niente è perchè sei un tirchio schifoso. Chi tende una mano non è un problema tuo, finto indignato!!
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Ognuno è libero di fare ciò che si sente di fare. Certo che usare questa disgrazia per dare una maggiore risonanza alle proprie idee , qualsiasi esse siano, ha un nome ben preciso : sciacallaggio .
Io i terremotati li conosco bene, ho lavorato in Irpinia a Sant’Angelo dei Lombardi negli anni 80, avevano bisogno di aiuto… di tutto, c’ero e gli l’ho dato l’aiuto, anche se ero li per la mia ditta ho donato la mia abnegazione lavorando 14 ore al giorno e non ero tenuto, ma come si faceva a fregarsene, vado fiero di aver contribuito nel mio piccolo a farli riparare dal freddo, a ricostruire una comunità annientata, a completare l’Ospedale Nuovo donato dai Francesi, ad aver donato un’abbraccio, una pacca sulle spalle, aver pianto insieme a loro, donato un sorriso davanti a tanta tristezza, dolore e desolazione. Ai terremotati di Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto e gli altri paesini non li posso abbracciare, sostenere emotivamente, confortarli, donargli un sorriso, allora faccio ciò che mi insegna la carità cristiana dono la mia solidarietà che posso manifestare solo donando un po di denaro affinché serva a soddisfare le necessità immediate e non mi pongo condizionamenti politici, non sono irrascibile perchè i politi, le banche, la burocrazia ci avvilisce. Non mi arrabbio per la nostra condizione socio economica, DONO quel che posso, ai nostri giorni il DENARO il baratto non è più in auge. Se potessi doneri il mio tempo, il bene più prezioso che ognuno di noi ha. E mi sento appagato, appagato della mia condizione di altruista. Sento dire che hanno rubato i soldi che non arrivano a destinazione ecc.. ecc.. si è già successo ma siate positivi conviciamoci che le cose possano cambiare, se volete essere coerenti non pagate neppure le tasse se avete queste convinzioni, non le pagate, se siete così determinati anche li rubano. Perché in questo caso vi professate Robin Hood, forse perché sono i deboli e nulla possono dirvi? Due sono le cose o soffrite di protagonismo o siete degli avidi, ma 2 euro che tolgono a Voi, e avete valutato che danno a loro. L’altro giorno una ragazza in tv piangeva “non ho più nulla nemmeno una molla per i capelli”. Ah è il principio che conta… dimenticavo. Totò mio compaesano e grande artista direbbe …”ma mi faccia il piacere”. Vogliate bene al prossimo tutti noi abbiamo sempre bisogno dell’altro, e l’altro nel suo SILENZIO ci chiede AIUTO.
una cosa è condividere la tua rabbia, una cosa è essere indifferente di fronte a quelle genti; che avranno forse i loro torti, che magari non hanno fatto i lavori a puntino perchè i lavori costano, lo sappiamo tutti. L’assicurazione sulla casa costa ed in altre epoche in questo Paese, almeno nominalmente, se ne sarebbe tenuto conto, perchè la Costituzione dice che lo Stato deve ripianare le disuguaglianza, è ingiusto dunque che chi abita dove sono frequenti i terremoti non abbia aiuti nel farsi una casa fatta bene e dunque costosa. Perchè dico questo? Perchè in questo paese lo sdegno per come vanno le cose per i furbi e furbetti eppoi le caste , politici in testa, che sembra proprio non sappiano fare assolutamente nulla per risolvere problemi anche piccoli della società ma sicuramente sanno mangiare, ci sanno fregare, sanno vivere bene a spese nostre, ebbene tutto questo fenomeno, con ognuno di noi in mezzo a pagarne le spese, ci fa irrigidire, ci fa dire che tutto è sbagliato, ci fa chiudere nel nostro bozzolo. Finiamo insomma per fare il loro gioco. Cambiamo la Costituzione, tanto è tutto sbagliato, smettiamola con la solidarietà, tanto si ruberanno tutto, ecc ecc. Ma bisogna capire che il peggio non è mai morto, se cediamo…poi sarà peggio. Se rimaniamo indifferenti, non ci impegnamo per salvare quello che è rimasto ed educhiamo anche i nostri figli spiegandogli il giusto e lo sbagliato avremo domani figli che non capiscono, indifferenti, e norme ed abitudini ancora peggiori. Guardiamoci intorno, la gente, invece di contestare ai politici i loro atti, di politica spesso non si interessa, se puo’, si approfitta delle leggi come fanno i governanti, solo con meno potere. Invece è piena di passione per il calcio, per le moto, e così via. E’ una regressione che non sembra finire e per me coinvolge anche te. Perchè non è giusto che riescano a toglierci anche la solidarietà e la voglia di aiutare chi è stato messo in ginocchio dalla vita.
triste e truffaldino copia e incolla di un articolo del 2009… chi è che sta ingannando gli altri qui, speculando su una tragedia immane per mero tornaconto personale, eh ?
Questo articolo è uno squallido plagio. L’articolo è uscito nel 2009 a firma di Giacomo Di Girolamo. Non ci sono parole per descrivere lo squallore di questa operazione. Complimenti a chi ha plagiato e a chi ha pubblicato.
http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Ma le partite Iva non sono i più grandi evasori?
Sicuramente è un discorso che arriva alla “pancia” degli italiani e che sicuramente raccoglierà molti consensi….ma cosa c’entra tutto questo con la disgrazia enorme che ha colpito dei cittadini italiani come noi! Sono morti bambini, bambini piccoli molto piccoli, sono scomparse intere famiglie e molti bambini hanno perso uno o entrambe i genitori… e quando penso a tutto questo mi rendo conto di quanto siamo piccoli ed impotenti rispetto ad eventi naturali così potenti e devastanti! Non auguro a nessuno di quelli che scrivono con distacco (parlando solo di responsabilità, di soldi, di governo) di subire quello che hanno appena subito i cittadini terremotati…..è una disgrazia immane e come si può immaginare Il problema non si limita ad un mero discorso economico…ci sono bambini sotto choc, senza casa, senza genitori e senza scuole….ma vi rendete conto?? Io rabbrividisco quando leggo certi commenti! Ho 2 bambini di 4 e 2 anni e se solo penso di essere nei panni dei terremotati mi prende una commozione immensa….come si fa a non pensare di aiutarli??? Se avessi potuto sarei andato ad aiutare a scavare, ad aiutare in ogni modo…ma visto che ciò non sarebbe stato davvero utile ho immediatamente fatto un bonifico alla mia banca che poi gestirà l’intero ricavato con la Caritas per devolvere i fondi alla ricostruzione. Il mio contributo non sarà certo risolutivo ma se tutti quelli come me (con un tenore di vita normale) facessero lo stesso gesto si potrebbero raccogliere tanti, tantissimi soldi che permetterebbero ai comuni di partire con la ricostruzione in tempi brevi! In queste situazione ci vogliono solo cuore, fede e tanto amore!!
Lei ha ragione ,ma questa classe politica si deve cambiare,io darò quello che posso a “ROMA adotta Amatrice “è un’iniziativa del sindaco di ROMA ,Virginia Raggi.Le do un consiglio ,lei ha l’arma del voto metta un NO alle prossime votazioni ,le cose cambieranno M5S è l’ultima speranza
Dopo lo scemo del denaro donato da tutte le parti del mondo per il terremoto dell’Aquila finito nelle tasche di amici degli amici che hanno costruito case che dopo due anni cadevano i balconi e vi pioveva dentro, anche io sono restio a fare donazioni. ma voglio ricordare a tutti, che i governi degli ultimi anni da Berlusconi in poi, hanno condonato ben 98 miliardi di euro evasi dai gestori delle slot machine. Penso che dietro a quella truffa vi siano sempre i soliti amici, altrimenti perché condonarli? Voglio anche ricordare a tutti, che l’Ufficiale della Finanza che scoprì l’evasione, fu subito rimosso dall’incarico e destinato ad altre mansioni, perché?
Nel commento precedente leggasi scempio del denaro, non scemo).
Belle parole, anche condivisibili, ma intanto molti sono morti, quelli che restano non hanno più niente, l’inverno è alle porte e non sarà semplice vivere da quelle parti. Andate a dirglielo in faccia che non date neanche un piccolo aiuto perché è già compreso nelle tasse o perché in parte andrà sperperato. Andate a dirglielo in faccia a quelli che hanno avuto la fortuna (o sfortuna) di sopravvivere. Andate a dirglielo in faccia
Egregio sig. Palmieri, ha ragione, in questo momento dobbiamo stare vicini a chi non ha più nulla o è disagiato a causa del sisma. Però le domando, ma se era così importante pubblicizzare o meglio sensibilizzare tutti a donare 2 euro (pasta e caffè dalle mie parti), perchè il nostro Governo non ha decretato immediatamente a tutti i contribuenti una equivalente decurtazione dallo stipendio? Magari poteva lasciare anche la possibilità della donazione con sms 2 euro, ma così mi pare sia solo una scelta mediatica, che spero non sia anche una scelta di consenso…
A parte il poco condivisibile uso della lingua italiana, c’è molto materiale interessante in questa dichiarazione. Sono però convinto che la giusta indignazione e la giusta rabbia per una gestione indegna delle risorse del paese non debba gravare sulle persone che IN QUESTO MOMENTO si trovano in difficoltà. Lo Stato butta soldi e fa case non sicure, si sa. Lo Stato non destina denaro sufficiente alla gestione delle emergenze, si sa. Domani potremo fare un culo grosso come tutta Amatrice a questo Stato, oggi siamo costretti -per rispetto a quelle persone che sono state coinvolte in questo sisma pur non avendone colpa – a mettere una toppa all’indecoroso comportamento dello Stato donando quei pochi spiccioli. Per cambiare serve -ahimè- tempo, e gli abitanti delle zone colpite ne hanno ben poco
“Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno”. Due volte “io” e due volte “me” (mia e mio) in una breve frase, impreziosita dalla rabbia e dallo sdegno. Troppa “roba” tutta insieme.
Fantastico, d’accordissimo. Ma questo è l’articolo originale, scritto da Giacomo Di Girolamo in occasione del terremoto dell’Aquila: http://www.gennarocarotenuto.it/7133-ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/
Giusto perché si millanta onestà intellettuale, un paio di virgolette avrebbero risolto il problema. E alla Redazione, che tanto si risente di offese ricevute, dico che questo è il vostro mestiere: come io da ingegnere vado giustamente in galera se un palazzo crolla in testa alla gente, voi controllate le fonti; una semplice googlata, nulla di più. Altrimenti andate a fare altro. E senza risentirvi.
È vero noi le donazioni le facciamo tutti i mesi con le tasse, con le varie accise, le quali dovrebbero servire anche per queste emergenze ma purtroppo così non è. Quindi queste povere persone che hanno subito questo terremoto dovrebbero essere lasciate sole perché lo stato non ha soldi? Io anzi noi in famiglia ci siamo tolti una pizza e abbiamo dato a loro il corrispettivo della spesa. Spero che arrivino e siano spesi bene. Spero tanto… Non non fiducia in chi ci governa, neppure in quello prima e prima ancora e così via. Ma.ho fiducia in noi italiani che siamo pizza e mandolino, ma pure così solidali verso il prossimo. Io di più non posso fare, pago le tasse dono il sangue e se posso aiuto con piccole donazioni in silenzio. Non riesco ad andare sul posto del disastro. Ho fiducia in noi italiani.
…condivido tutto, hai dato parole ad una sensazione che non riuscivo ad esprimere e ti sono grato, solo su una cosa ti invito a riflettere: “E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme – da generazioni – gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. : io mi sento invece responsabile nella misura in cui non riesco a far nulla affinché cambino le cose, e questo mio senso di colpa mi aiuta a non farmi fottere il cervello: dai media, dal clamore dell’orrore e dal silenzio dell’indifferenza, dai Salvini di turno e dalla pietà di una chiesa comodamente seduta nel suo aureo trono o da chi trova nella accoglienza dell’immigrato la giusta risposta ai commercianti di armi e guerre. Non sono contro l accoglienza dell immigrato o della beneficenza in se, ma se davvero credo nel valore della carità e della diversità, devo restituire ciò che ho tolto alle popolazioni che fuggono dalle loro terre, devo disarmare le guerre, devo vigliare su come ancora oggi costruiamo case su luoghi dove non si dovrebbe farlo, case che cadono alla prima scossa di terremoto……
Certo che se l’ha copiato è davvero squallido e privo di idee e pensieri. Tutti questi elogi non li merita. Gli italiani lo sanno dove vanno a finire quei soldi, il dubbio viene a tutti ma puntualmente, essendo un popolo di dominati, da secoli, siamo lì a farci impietosire e a donare, perché in fondo siamo troppo, troppo buoni.
Ci lamentiamo tanto ma a votare come c andiamo xò siamo o primi..nessuno che scende. A fare una bella rivoluzione ….a parlare siamo tutti buoni le frasi sono belle ma sono i fatti che mancano..noi italiani siamo una manica di chiacchieroni…solo lamenti ma daiii..lamentiamoci che i primi a fa schifo siamo noi.. No attacchiamoci a i 2 euro dei messaggi xche se fanno qst è perche l italiano glielo ha permesso
Sono pienamente d’accordo con Valentina: parole tante fatti zero! Noi italiani chiacchieriamo tanto,troppo,e molto spesso, anzi sempre,non “vogliamo vedere” e chiudiamo gli occhi su piccoli e grandi abusi.Finisce sempre a tarallucci e vino e a rimetterci è sempre l’onesto cittadino…ma la carità cristiana è la solidarieta’ sono altro: vengono dal cuore e dall’amore per il prossimo.Io quelle scosse le ho vissute,come pure quelle dell’ Aquila e vi assicuro che lacerano l’anima. Fossi preparata andrei a dare il mio aiuto!
In Italia si scusano proprio tutti se è quello che vuole l’articolista. Basta che non ci abbuffi però con le sue giustificazioni non richieste che a lui servono per ripulirsi la cosciena ma di cui non ci importa un fico
La cultura della diffidenza è grave quanto quella della generosità creata dal disastro. Arrivano sms e fondi anche dall’estero da persone, personaggi che non sono italiani, non sanno nulla dell’italia ma comunque lo fanno.Va fatto.Non hai un rene in meno hai un euro in meno. Ti prenderai per un giorno meno caffeina che ti fa pure bene.Quello che non ti da un euro è anche quello, avendocela col paese per tutti motivi del passato o personali o ipotetici, magari è anche quello che non si ferma per farsi attraversare le strisce pedonali e magari ti suona pure, se non addirittura accelera.Chi ce l’ha con tutti non ha lo stesso effetto indesiderato di quello babbione che crede a tutto. Bisogna essere bravi, e sicuramente è molto difficile, a rimanere nel mezzo, dare una mano senza dare un braccio.
Concordo al 100%. Lo stato ce li ha i soldi e, guarda caso, sono i nostri. Dunque paghi lo stato (noi) e chiudiamola qui. Poi qualcuno mi spiegherà perché i soldi ci sono solo per quello che decidono loro. Com’è questa storia? E se non fosse avvenuto il terremoto, che fine avrebbero fatto quei soldi? Nelle loro tasche?
Ma Pasolini, pur condividendo la rabbia e lo sdegno di cui sopra, il suo contributo l’avrebbe certamente versato…
come al solito la maggior parte non ha capito il discorso. questo spiega molte cose. anche se si sapevano e si sanno.
Io ho la tendenza di credere che tutte le persone nascano e siano oneste, che tutti i politici siano onesti, “a parte i ladri” e non è una battuta, ma intendo dire a parte i ladri che ci sono in ogni comunità e in ogni partito. La butto in Politica perché credo che il nocciolo sia nel fatto che se succedono certe cose dipenda dalla presenza nei governi passati di ladrocini, che non hanno attuato quelle opere di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici, ma anzi hanno permesso condoni e condonicoli tali da creare opere pericolose. La soluzione certo non stà nei 2 euro di carità, ma credo stia in un Governo STABILE che possa governare a pieno titolo nei suoi 5 anni spettanti, senza quei ricatti che lo farebbero cadere e al quale sono sempre stati assoggettati. Non essere riscattati e avere la possibilità di decidere una linea ferma a scapito di isteriche controversie, con anche la possibilità di eligiferare leggi in modo veloce e quindi senza tante Camere e con molto meno deputati, credo sia la soluzione del problema Italia. Al signore della foto (che non ho capito chi sia) vorrei dire che se oggi ci troviamo a questo punto è perché in Italia ci sono stati 70anni di NON GOVERNO e questo grazie a chi li ha votati o a chi ha permesso di votarli, e parlo del signore in questione, dei sui genitori dei nonni e dei bisnonni, perché l’Italia è stata fatta ed è fatta dagli italiani, e cioè da tutti, ripeto tutti noi. Tra qualche mese ci sarà un referendum che permetterà dopo 70anni, di modificare la Costituzione e permettere ad un Governo di governare in modo stabile e mi riferisco a qualsiasi Governo, di destra di sinistra o di centro (non me ne frega un caz…), cerchiamo di non lasciarci sfuggire questa opportunità, ci sono voluti 70anni per arrivare a questo punto (e non crediamo a chi ci dice che si può sempre riprovare domani altrimenti lo avrebbero gia fatto, che ne dite?), se questo non sarà, c’è un’altra possibilità, per i prossimi 70anni si potrà sempre mandare un sms di 2 euro.
Quando si tratta di non fare niente, guarda caso, spuntano fuori i principi morali più forti.
Anzi verrebbe da dire che esiste sempre questa visione sociologica che predilige il gruppo e trova la scusa per fregarsene altamente del singolo. Infatti a tante persone non capita un cataclisma, per cui perdono tutto e si ritrovano rinchiusi in un Lager Mensa dei Poveri – Caritas a vita, che così imparano e ci guadagnano sù solo gli aiutatori, non solo in termini economici ma proprio in una ricercata dominazione culturale e politica? Se niente o peggio ai poveri, perchè rimborsare certi soggetti? Perchè lo Stato si deve occupare di dare alloggio e vestiario e alimentazione civile, dico civile a questi terremotati e la monnezza nel piatto, raccolta ovviamente aggratis dai volontari carcerieri e torturatori della Chiesa, ai poveri? Ti è successo un guaio? E vai alla Mensa dei Poveri e mangia, non c’è? Emigra, hai bisogno di dormire? Vai al Dormitorio così scopri che non puoi entrare che è pieno di stranieri e chi li gestisce ci guadagna dippiù, economicamente e culturalmente, dunque vai in Stazione e cercati un posto, sempre che gli stranieri non ti caccino in accordo con la Polizia, hai bisogno dunque di vestirti? Vai alla Chiesa e fatti vestire da spaventapassero, hai dunque bisogno di un pò di denaro contante che non si vive i solo pane duro e muffoso, con dentro le uova degli scarafaggi e nero di stampe di amni che lo hanno rifiutato e ritorna indietro un’altra volta? Mettiti davanti ad alla porta di una Chiesa e prova a chiedere l’elemosina, sempre che non arrivino due, tre colossi con la faccia da mostro zingari, rumeni, nergri che ti spaccano di mazzate se non vai via che ci hanno da esporre la loro brava donna e bambino, che raccoglie dippiù,anche perchè sappi che le bizzoche per questi si svenano ma per te che sei italiano, niente che fai schifo, sei un povero eh… Caro terremotato allora prova a buttarti giù dalla montagna e smettila di rompere i coglioni all’umanità! No, non sarà così, non sei un povero, sei un patrimonio di voti e di soldi che andranno nelle tasche di altri che mafiosamente incasseranno per darti una casa nuova e luccicante, perchè anche tu sei un… Mafioso! . (Comitato dei Poveri – Taranto).
Considerando che lo sport preferito degli italiani è l’evasione delle tasse… poveri terremotati.
Solo 2 parole. Puerile e saccente. Non merita altra importanza.
Approvo in pieno quello che lei dice. Aggiungo: ma questi nostri parlamentari, tutti, che approvano sicuramente questa cassa mediatica che ti incita a dare 2 euro per questi nostri sfortunati concittadini, loro, perché non hanno donato almeno la metà di quello che mensilmente percepiscano da tutti i cittadini che pagano le tasse (compresi i terremotati), che conti in tasca, al loro di 16000/2=8000x1000teste=8.000.000 euro, scusate e son pochi….
…bene, come non essere d’accordo, sia stato scritto prima dopo sia arrivato un segnale dal “futuro”, e adesso come facciamo a cambiare le cose? quali sono i primi passi da fare? come iniziamo? ….usiamo la chiacchera e fra una settimana è tutto finito?
usiamo la democrazia e i metodi democratici di eccellenza, la partecipazione, la discussione, l’iniziativa, il voto l’elezione del migliore…
quante volte ho già votato, quante volte è stato detto vota così cambia tutto, ma devo ancora io spegare perchè non vi credo più??
forse si dovrà fare la rivoluzione?
sarebbe ora dopo 2 mila anni che in Italia si facesse qualcosa per costruire un popolo con dei principi i, … ma ci si dovrà sporcare le mai ….
E invece, secondo me, i due euro vanno dati.. Non è questo il momento per fare la voce grossa nei confronti del governo che non ha fatto, questo è il momento di aiutare nel piccolo. Dopo, andate una volta a settimana o giù di lì a visitare i posti, e lì telefonate ai politici, ai giornali, e se questi non vi rispondono, vi ignorano, allora fate filmati foto e interviste e pubblicatele LIBERAMENTE e per i fatti vostri sul vostro canale youtube, su facebook, su youreporter. Dopo è il momento di indignarsi e far si che questo non si ripeta, che se lo fate ora, in piena emergenza, non aiutate loro e non cambierete comunque nulla. Il tuo/vostro atteggiamento è più che comprensibile, ma va fatto durante la ricostruzione. Chi ha fatto i precedenti lavori finisca dentro a VITA, perché si è reso complice in una strage di innocenti! Dopo bisogna fare in modo che non succeda più, ma ora, ora bisogna aiutare chi ha perso tutto: casa, vestiti, deodorante, profumo, mutande, magliette, bracciali, sapone… TUTTO.
Se affoghi ti prendo per mano e ti salvo; poi se qualcuno ci specula affari suoi. Come con i profughi: non puoi lasciarli affogare, hanno la casa in fiamme. Ci sarebbe da scrivere un libro. Credo basti così- Valerio Vallini
Una cosa che dice tutto, 20 miliardi dei nostri soldi (tasse) versati alle banche per salvare inversimenti sbagliati delle banche,versati in 5 minuti. Ai terremotati niente, se non i miseri 30 centesimi di ogni euro dato in beneficenza tramite banca! (70 centesimi vanno via tra imposte di stato tasse di banca)
Si può comprendere lo stato d’animo di chi non si fida di dare soldi ai terremotati e la colpa è dei terremotati stessi che hanno permesso di estrarre soldi dalle nostre fonti energetiche non curandosi del fatto che nasceva una tassa (IVA) disonesta, taroccata e crescente. La colpa del disastro economico non è di tutti i politici ma è solo di parte dei politici che sono quelli che se la fanno con guardie di finanza disoneste. La colpa della maggior parte dei mali dal 1953 sono le maledette accise. Le accise sui carburanti sono nate con la disonestà in mente oppure sono frutto di chi ha ragionato alla leggera pensando di farla franca e comportandosi come un tacchino. I perbenisti politici, insieme con la guardia di finanza hanno pensato di fare del bene a chi subiva terremoti, disastri e quant’altro ma allo stesso tempo hanno calcolato l’IVA sulle accise. Ecco come sono diventate “le maledette accise”. Calcolando l’IVA sulle accise hanno fatto salire il costo dell’IVA che va ben oltre il 22 percento. La missione del finto buon samaritano non poteva finire bene perché non è ciò che Dio vuole. Dio non permette di derubare chi ti fa del bene perchè un’accisa è intesa come donazione e come aiuto umanitario. Ed infatti il controllo delle accise si è girato sulla destra politica lentamente ed inesorabilmente, una destra che ora non aiuta più i terremotati ma imbosca le accise per farci qualcos’altro. Fino a poco tempo fa se le pappavano a prostitute con il FUS (fondo per lo spettacolo) facendo anche donazioni alle chiese. E poi ci sono le accise che compaiono e scompaiono per la fifa che hanno, come quella dei ferrotranvieri. A cosa è servito dunque avere pietà di chi subisce i disastri? Si può comparare a chi deruba a chi gli fa l’elemosina. Ebbene con le accise è successo proprio questo. Noi eravamo i buon samaritani che pagavano cari i carburanti e loro, i disastrati coprivano con il silenzio una tassa IVA crescente e disonesta che mette in croce l’economia italiana e che ha portato lentamente ed inesorabilmente le accise sulla destra politica. La morale della brutta favola è che non si possono estrarre soldi per beneficenza dalle fonti energetiche perché qualcuno è troppo ingordo o ci diventa con il tempo. Allora prima devono togliere le accise e poi se c’è da aiutare qualcuno si stabiliscono dei fondi regolari che non influiscano sul costo delle fonti energetiche. Ricordiamoci che oggi, solo facendo il calcolo corretto dell’IVA prima delle accise, si arriva con 0,90 centesimi alla pompa invece che 1,60 euro per un litro di benzina, incluso costo carburante, IVA ed accise.
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